L’INPS a luglio accredita 200 euro in più sulle pensioni, ma solo ad alcuni. Finalmente arrivano buone notizie per i pensionati, anche se non riguardano tutti. Dopo i ritardi accumulati nel corso dei mesi, l’INPS ha deciso di erogare gli aumenti sulle pensioni minime, ovvero sui trattamenti che rientrano nelle soglie minime indicate dall’Ente nazionale di previdenza sociale.
L’aumento sui alcuni trattamenti è stato previsto nella legge di Bilancio 2023. Tuttavia, l’INPS ha dovuto affrontare diverse problematiche interne prima di poter effettuare l’incremento sulle pensioni minime. Questo è il motivo principale per cui i pensionati riceveranno la pensione più l’aumento, gli arretrati e la quattordicesima. Vediamo insieme quanto arrivano e cosa fare per ottenere 200 euro in più sulle pensioni di luglio.
Pensioni luglio, 200€ in più per i pensionati
Molti pensionati riceveranno una aumento transitorio pari all’1,5% applicato sul proprio trattamento previdenziale per il 2023. Per il prossimo anno, ovvero il 2024, l’aumento spettante sarà calcolato sui 2,7 punti percentuali. In questo aumento è inclusa anche la tredicesima mensilità.
I pensionati che hanno raggiunto 75 anni di età ricevono un aumento complessivo di 6,4 punti percentuali per l’intero anno, pari a 572,20 euro, mentre i pensionati che superano i 75 anni di età ottengono una maggiorazione, portando l’importo della pensione a 599,82 euro.
I ritardi accumulati dall’INPS nel riconoscere immediatamente l’aumento spettante ha comportato altre somme da aggiungere all’aumento. Si tratta delle somme arretrate maturate e non riscosse nel periodo tra gennaio e giugno.
Cosa cambia dal primo luglio per le pensioni?
L’INPS procede alla liquidazione di diverse somme in più sulle pensioni. Il cedolino di luglio sarà molto più ricco grazie agli aumenti, arretrati e alla quattordicesima.
Sono circa 1,35 milioni i pensionati con un’età inferiore a 75 anni che riceveranno una somma extra sul proprio trattamento previdenziale pari all’1,5%. Per coloro che superano tale limite l’aumento spettante è del 6,4%.
In teoria, con l’aumento le pensioni minime erogate dall’INPS raggiungeranno l’importo di circa 600 euro mensili. L’INPS con la circolare n. 35 pubblicata il 3 aprile 2023, ha spiegato i motivi del ritardo nell’erogazione dell’aumento.
In particolare, secondo i dati contenuti nella circolare, i trattamenti previdenziali fino a 563,74 euro vengono aumentati di 1,5 punti percentuali.
Una rivalutazione dei trattamenti che viene incrementata a 6,4 punti per coloro che rientrano nelle seguenti soglie anagrafiche:
- per un’età inferiore a 75 anni, l’importo della pensione passa da 563,74 a 572,20 euro. L’aumento è pari a 8,46 euro mensili;
- per un’età superiore a 75 anni, l’importo della pensione passa da 563,74 a 599,82 euro. L’aumento è pari a 36,08 euro mensili.
L’INPS nel mese di luglio riconosce la pensione con l’aggiunta dell’aumento, degli arretrati e della quattordicesima, se dovuta.
Quali sono le pensioni che avranno la quattordicesima a luglio?
La quattordicesima non sarà riconosciuta su tutte le pensioni. L’INPS accredita un importo che oscilla tra 336 a 655 euro, a condizione che il pensionato rientri in diversi requisiti, tra cui:
- avere raggiunto l’età di 64 anni entro il 30 giugno 2023;
- avere un reddito complessivo personale compreso tra 1,5 e 2 volte il trattamento minimo, ed entro una soglia di 14.657,24 euro annui.
Per maggiori ulteriori dettagli, si rimanda alla sezione dedicata alla quattordicesima nella pagina dell’INPS.
In che mese danno i € 200 ai pensionati?
A partire dal mese di luglio arrivano gli aumenti sulle pensioni minime, così come le somme arretrate maturate e non riscosse nel periodo da gennaio a giugno 2023.
Per i pensionati che hanno raggiunto 75 anni, l’importo totale degli arretrati corrisponde a circa 51 euro. Per coloro che superano i 75 anni di età, spetta come somma arretrata un importo di circa 216 euro.