La carta risparmi spesa è compatibile con l’assegno unico universale? Tra qualche giorno sarà distribuita la Carta risparmi spesa tra i cittadini in situazioni di difficoltà economica e molti si chiedono se il beneficio è cumulabile con l’assegno unico.

La Carta solidale nasce per sostenere le famiglie bisognose, un progetto dedicato all’acquisto dei beni di prima necessità. Il progetto è stato convalidato con dal Ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste in accordo con il Ministro dell’economia e delle finanze, con un decreto interministeriale del 12 maggio scorso.

L’INPS ha predisposto l’elenco degli aventi diritto, estrapolandoli dal sistema in base ai requisiti disposti dall’attuale normativa. Tale elenco è stato confermato dai servizi sociali di diverse Amministrazioni comunali.

Tra quale giorno i Comuni contatteranno i beneficiari per il rilascio del documento contenente gli estremi necessari a ritirare la Carta risparmio spesa presso gli uffici di Poste Italiane. Analizziamo nel dettaglio le caratteristiche principale della Carta solidale 2023.

Carta risparmio spesa e Assegno unico: sono compatibili?

Per ottenere la Carta solidale è necessario soddisfare diversi requisiti, tra cui quello reddituale e anagrafico, un particolare interesse viene rivolto alla composizione del numero dei membri che compongono la famiglia.

A ogni modo, il requisito reddituale prevede la presenza di un reddito certificato ISEE uguale o inferiore a 15.000 euro.

Tuttavia, questo non è l’aspetto rilevante che permette il diritto al beneficio. Infatti, per l’assegnazione della Carta risparmio spesa una maggiore priorità viene rivolta al criterio anagrafico;

  • famiglie composte da almeno 3 membri, con almeno un componente nato entro il 31 dicembre 2009;
  • famiglie composte da almeno 3 membri, con almeno un componente nato entro il 31 dicembre 2005;
  • famiglie composte da almeno 3 membri.

È importante, inoltre considerare che esistono altre caratteristiche necessarie per ottenere la Carta. Infatti, è indispensabile non ricevere altri aiuti statali finalizzati al contrasto alla povertà:

  • Reddito di Cittadinanza, Reddito di inclusione e altre misure di inclusione sociale o sostegno alla povertà.
  • Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego – NASPI e Indennità mensile di disoccupazione per i collaboratori – DIS-COLL.
  • Indennità di mobilità e Fondi di solidarietà per l’integrazione del reddito.
  • Cassa integrazione guadagni – CIG e altre forme di integrazione al reddito.

Come sapere se mi spetta la Carta risparmio spesa?

Le famiglie che rientrano nei requisiti disposti dalla normativa, tra cui un reddito ISEE inferiore a 15.000 euro devono verificare se sono stati inseriti nella lista dei beneficiari disposta dall’INPS sulla base dei criteri di individuazione disposti dalla legge. Tale elenco è disponibile presso il Comune di appartenenza.

I percettori dell’Assegno unico universale non rientrano nella categoria delle famiglie escluse dal beneficio, poiché l’AUU non viene considerato come motivo ostativo per il rilascio della Carta risparmio spesa.

L’Assegno unico universale in favore dei figli non è stato istituito come misura contro la povertà sociale. È importante notare che, il beneficio per i figli non costituisce un sussidio di integrazione al reddito.

Come è noto, il contributo è rivolto alla crescita della famiglia, volto a garantire un aiuto per la natalità a “favore della vita“. Un contributo economico nato per sostenere la crescita dei figli fino a 21 anni di età.

 Carta risparmio spesa, si può avere con l’assegno unico?

Si. Assolutamente. La Carta risparmio spesa è compatibile con l’Assegno unico, a condizioni che si soddisfino i requisiti normativi e nessuno dei membri familiari riceva le prestazioni che escludono dal diritto al beneficio.

Per ricevere la Carta solidale non è necessario presentare alcuna domanda, sarà il proprio Comune a mettersi in contatto con gli aventi diritto. La carta PostePay ricaricabile è nominativa e dovrà essere ritirata presso gli uffici di Poste Italiane.

È importante ricordare che per non perdere il beneficio è necessario effettuare il primo acquisto entro metà settembre.