Cosa devi sapere prima di investire in Titoli di Stato? Nel caso in cui un risparmiatore ha dei dubbi se sottoscrivere o meno un titolo emesso dal Dipartimento del Tesoro del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), oppure se vuole avere maggiori informazioni su come operare la scelta migliore sia a livello assoluto che per quanto riguarda le proprie esigenze, allora il Governo italiano mette a disposizione una breve guida per approfondire questi dettagli.

In particolare, all’interno del sito web www.quellocheconta.gov.it, l’Esecutivo fornisce le seguenti informazioni per quanto riguarda i Titoli di Stato:

  • quali sono i vantaggi di cui possono godere gli investitori;
  • come funzionano;
  • quali sono le principali tipologie;
  • quali sono le modalità per la loro sottoscrizione;
  • quali sono i rischi a cui si va in contro investendo su di essi;
  • cosa bisogna conoscere prima di investire i propri soldi su di essi.

Senza indugiare ulteriormente, quindi, andiamo a vedere qui di seguito cosa devi sapere prima di investire in Titoli di Stato ed, in particolare, 6 punti da valutare con attenzione prima di procedere con la sottoscrizione di un buono emesso dal Dipartimento del Tesoro del Ministero dell’Economia e delle Finanze, come fare una scelta consapevole in base al rendimento che garantiscono i singoli titoli ed evitare, così, il rischio di oscillazione del prezzo.

Cosa devi sapere prima di investire in Titoli di Stato? Ecco 6 punti da valutare con attenzione prima di sottoscrivere un titolo

Ecco qui sotto 6 punti fondamentali da tenere bene a mente prima di investire in un Titolo di Stato:

  1. valutare bene le proprie esigenze, in modo da adeguare ad esse le caratteristiche del Titolo di Stato da sottoscrivere, dal momento che quest’ultimo è uno strumento flessibile che riesce ad accontentare tutti;
  2. decidere se acquistare un titolo che prevede il pagamento di cedole oppure un titolo zero-coupon (CTZ: Certificati del Tesoro Zero-Coupon). Nel primo caso, poi, bisogna scegliere se sottoscrivere un buono che garantisce delle cedole fisse oppure variabili, come il caso dei titoli per cui il rendimento è indicizzato all’inflazione, ovvero all’andamento dei prezzi. Infine, scegliere l’acquisto di un titolo in forma cartacea oppure dematerializzata: in questo caso il pagamento delle cedole ed il rimborso del capitale sottoscritto vengono effettuati in maniera automatica direttamente sul conto corrente;
  3. tenere bene a mente la scadenza del buono, in modo da poter valutare in maniera tempestiva se effettuare o meno un eventuale reinvestimento;
  4. valutare qual è la migliore durata che può avere il proprio buono, in modo da evitare le oscillazioni di prezzo che quest’ultimo può subire nel tempo;
  5. tenere presente il fatto che i CCTeu (Certificati di Credito del Tesoro indicizzati al tasso Euribor 6 mesi) sono dei titoli indicizzati all’inflazione europea e, che, dunque, seguendo l’andamento dei prezzi a livello europeo, sono un valido strumento finanziario per neutralizzare eventuali aumenti delle rate di mutuo a tasso variabile dovute;
  6. si tratta di un valido strumento per effettuare un confronto con altre tipologie di investimenti che vengono offerte da parte di altri emittenti, dal momento che presentano un elevato livello di sicurezza.

Il rischio di oscillazione del prezzo: ecco come fare una scelta consapevole in base alla tipologia di rendimento che garantiscono le varie tipologie di Titoli di Stato

Il rischio principale al quale si va in contro investendo in un Titolo di Stato è quello relativo all’oscillazione del prezzo. A tal proposito:

“I titoli di Stato sono obbligazioni sovrane che devono essere considerate investimenti altamente sicuri circa il loro rimborso a scadenza ed il pagamento degli interessi. Tuttavia, nel caso di negoziazione prima della scadenza sul mercato secondario, il prezzo, e dunque il controvalore incassato, può differire dal valore di rimborso che avresti avuto alla scadenza. In tal senso, si può dire che i titoli di Stato, come tutti i titoli negoziabili, sono soggetti ad oscillazione di prezzo e quindi al rischio di mercato”.

Per mitigare questo rischio la cosa migliore da fare è quella di investire in un titolo che abbia una scadenza breve e che preveda un rendimento variabile in base all’andamento dei tassi di interesse.