Che cosa hanno in comune Riace e San Casciano dei Bagni? Sono due paesi italiani, il primo in provincia di Reggio Calabria con 1800 abitanti e il secondo nel Senese con 1500. Il destino di entrambi è legato all’acqua, quella cristallina del mar Jonio e la termale di quel lembo di terra a cavallo tra Toscana, Umbria e Lazio.

Riace è assurto agli onori della cronaca per il ritrovamento, nel 1972, di due statue bronzee di epoca greca, oggi note come “Bronzi di Riace” e custodite nel museo di Reggio Calabria.

A San Casciano dei Bagni è stato rinvenuto il più grande deposito di statue in bronzo di età etrusca e romana mai scoperto nell’Italia antica e uno dei più significativi di tutto il Mediterraneo. Questi preziosi tesori sono stati conservati e poi restituiti dall’acqua.

La caccia al terzo Bronzo e la mostra al Quirinale

Il borgo calabrese è più noto per le vicende legate al cosiddetto “Modello Riace” per l’accoglienza degli extracomunitari che per le statue ritrovate nel suo mare e che avrebbero potuto dargli impulso turistico, mentre San Casciano dei Bagni spera di avere un nuovo grande slancio dal museo che verrà allestito in un palazzo del centro storico appena acquistato dal ministero della Cultura.

Oggi le statue e le monete ritrovate nel borgo in provincia di Siena sono in mostra al Quirinale e nel mare della Calabria si dà la “caccia” al terzo Bronzo di Riace. La provincia italiana si può salvare grazie alla bellezza e alla cultura.

Stefano Bisi