Il Governo Meloni sceglie l’usato sicuro della casa automobilistica Draghi. A guidare la ricostruzione dell’Emilia-Romagna non sarà il governatore Bonaccini – come si era capito – bensì il generale Francesco Paolo Figliuolo, volto noto dell’era Covid post Conte.
Il consiglio dei ministra ha varato la nomina del generale, comandante del Comando operativo di vertice interforze, che ha ricoperto la posizione di commissario straordinario per l’emergenza Covid-19 da marzo 2021 a marzo 2022, dopo essere subentrato a a Domenico Arcuri.
Subito dopo il disastro che ha investito l’Emilia-Romagna, si era capito subito la necessità di un commissario per la ricostruzione. Gli occhi erano puntati tutti su Bonaccini, ma l’Esecutivo mostrava scetticismo. Nonostante da più parti (sindaci e governatori di Regione) si erano alzate voci a sostegno del governatore emiliano. Non sono bastate, come non è bastata neppure la conoscenza approfondita del territorio che possiede Bonaccini.
La scelta è ricaduta su Figliuolo, mentre i governatori di Emilia-Romagna, Marche e Toscana saranno i subcommissari del generale.
“Non ho molto da aggiungere per la nomina del commissario, che non è ancora stata formalizzata – ha spiegato – Il presidente del Consiglio ha solo reso noto il nominativo del Generale Figliuolo per le competenze mostrate in un momento delicato. I presidenti di regione Bonaccini, Acquaroli e Giani saranno i subcommissari di Figliuolo”.
Ha detto Nello Musumeci, ministro per la Protezione Civile, durante la conferenza post Cdm, che ha sottolineato come il generale ricoprirà la carica per 5 anni.
Figliuolo commissario in Emilia-Romagna: i commenti della politica
La nomina ha riscontrato notevole successo tra le fila di Giorgia Meloni: da Forza Italia ad Italia Viva, passando per Azione, tutti sono soddisfatti. Solo il Partito Democratico non è convinto del tutto, con Bonaccini che però critica la scelta.
Licia Ronzulli, presidente dei senatori di Forza Italia, ha evidenziato come la figura del militare sia sinonimo di “competenza e professionalità“. Il generale è “una garanzia per i cittadini, affinché possano vedere il loro territorio tornare davvero alla normalità”. Le fa eco Mariastella Gelmini, senatrice e portavoce di Azione: “A Palazzo Chigi hanno impiegato quasi due mesi, ma almeno hanno scelto il generale Figliuolo: una persona seria, competente, che ha già affrontato con successo la sfida della campagna vaccinale in piena pandemia”.
Anche da Italia Viva arrivano commenti di apprezzamento. La senatrice Raffaella Paita parla di una “ottima nomina” e di Figliuolo come “una persona di grandissima competenza”. Vogliamo sottolineare come gli apprezzamenti arrivano per il ruolo avuto durante il Covid e per come ha condotto la campagna vaccinale. Che però è diverso dal dover ricostruire intere zone devastate dal maltempo.
Bonaccini: “Scelta sbagliata e centralistica”
Il presidente dell’Emilia-Romagna non è dello stesso avviso. La scelta è “sbagliata” e di stampo “centralistico”. Di certo, non discute le qualità del generale, ma l’incognita è su quali strumenti e risorse potrà contare.
“Una scelta che reputiamo sbagliata ma che, ad ogni buon conto, vede la nomina di una persona con cui abbiamo collaborato bene durante la pandemia, quella del generale Francesco Figliuolo. Resta da capire con quali strumenti e quali risorse potrà agire da domattina il nuovo Commissario, perché è chiaro che non c’è un minuto da perdere per recuperare il tempo trascorso. Al di là di ogni questione, l’obiettivo su cui collaborare e concentrare ogni sforzo è uno solo: indennizzare subito, al 100%, famiglie e imprese alluvionate, rimettere in sicurezza il territorio riparando argini e strade, far ripartire la Romagna”.