Il Consiglio dei ministri, su proposta del presidente Giorgia Meloni, ha approvato il cambio di direzione in Banca d’Italia. Il nuovo governatore di Palazzo Koch sarà Fabio Panetta. Il Consiglio dei ministri del 27 giugno ha infatti avviato la procedura di nomina che si concluderà entro il 1° novembre, giorno in cui decadrà il mandato di Ignazio Visco. 63 anni, dal 2019 al 2020 Panetta è stato Direttore Generale dell’Istituto, mentre dal 2012 al 2019 ha ricoperto la carica di membro del Direttorio e Vice Direttore Generale. Anche per questo la convergenza sul suo nome era ampiamente attesa e corrisponderebbe alle aspettative degli addetti ai lavori.
Fabio Panetta nuovo governatore di Banca d’Italia: la nomina approvata in Cdm
Panetta succederà a Ignazio Visco a partire dall’1 novembre 2023, a conclusione naturare del mandato dell’attuale governatore previsto per il 31 ottobre. Il relativo decreto sarà sottoposto alla visione del Presidente della Repubblica, come previsto dalla procedura di nomina stabilita dall’articolo 19, comma 88, della legge 28 del 2005 e dallo Statuto di Bankitalia. “La nomina di Fabio Panetta a governatore di Bankitalia è stata proposta dalla premier Giorgia Meloni in seguito al parere unanime del Consiglio Superiore dell’Istituto” spiega una nota di Palazzo Chigi, che definisce anche le tempistiche. La procedura avviata oggi ha un iter specifico: dopo la proposta del presidente del Consiglio, sentito l’organismo composto dal Governatore e da 13 Consiglieri, spetta al Capo dello Stato validare per decreto il nuovo governatore. Sarà quindi Sergio Mattarella a nominare effettivamente Panetta.
Chi è Fabio Panetta, il prossimo governatore della banca centrale
Fabio Panetta è un economista, ha una lunga carriera all’interno di Bankitalia e dell’Ivass, l’Istituto per la vigilanza sulle Assicurazioni. Dal 2020 entra a far parte della finanza internazionale, con la nomina a membro del Comitato esecutivo della Banca Centrale Europea. Un ruolo che ora potrebbe generare qualche difficoltà, o imbarazzo, alla luce delle affermazioni rilasciate da Salvini, che proprio ieri aveva chiesto un incontro “con il rappresentante italiano nel board della Bce per discutere il problema e analizzare soluzioni”. Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti era infatti intervenuto a seguito delle dichiarazioni di Christine Lagarde sui nuovi rialzi dei tassi d’interesse:
La Banca Centrale Europea, contro l’evidenza dei suoi stessi studi e il buonsenso, annuncia di voler alzare ancora i tassi, colpendo pesantemente famiglie e imprese e non favorendo la crescita. Quella annunciata da Christine Lagarde è una scelta insensata e dannosa, anche perché l’inflazione è stata causata dai prezzi dell’energia. La Lagarde ha un mutuo a tasso variabile? Sa di quanto stanno aumentando le rate? A chi fanno comodo queste decisioni assurde?