Obbligo Pos tabaccai, torna il pagamento con bancomat e carte di credito per sigarette e marche da bollo. Arriva il dietrofront dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli rispetto all’esclusione fatta a ottobre dello scorso anno, quando l’obbligo di accettare pagamenti elettronici e con carte di credito era stato eliminato dalla determina direttoriale. Una nuova determina del Direttore dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha rivisto la normativa nella giornata di ieri, 26 giugno, tornando all’obbligo di accettazione dei pagamenti mediante Pos e prevedendo le sanzioni per la mancata messa a disposizione dei clienti degli strumenti di pagamento digitale.
Obbligo Pos tabaccai, tornano i pagamenti con bancomat e carte di credito per sigarette e marche da bollo
Torna l’obbligo di Pos nelle tabaccherie per il pagamento di sigarette e marche da bollo. È quanto ha stabilito la determina del direttore Roberto Alesse dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli numero 355282 Ru del 26 giugno 2023, che cancella la precedente determina firmata dell’ex direttore Marcello Minenna del 25 ottobre dello scorso anno. In particolare, il nuovo provvedimento cancella quanto era stato stabilito nello scorso autunno con l’esclusione dell’obbligo di accettazione dei pagamenti digitale presso le 50.000 tabaccherie presenti su tutto il territorio nazionale. Con il nuovo provvedimento, quindi, torna l’obbligo di tenere il Pos per i pagamenti elettronici dei clienti.
Per effetto della determina di ieri, i clienti potranno pagare mediante carta di credito, bancomat e altri strumenti elettronici le sigarette, i sigari, i francobolli e le marche da bollo presso tutte le tabaccherie. Tutti i titolari di tabaccheria e di patentino sono obbligati ad accettare pagamenti tramite Pos, secondo quanto prevede la determina di ieri che revoca la numero 487172 Ru del 25 ottobre 2022 a partire dalla data di pubblicazione del nuova determina, ovvero dal 26 giugno 2023.
Obbligo Pos pagamenti elettronici e sanzioni per mancata accettazione carte di credito e bancomat
La precedente determina numero 487172 Ru del 25 ottobre 2022 dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli stabiliva che i rivenditori dei generi di monopolio, nonché i titolari di patentino, non fossero soggetti all’obbligo di accettare metodi elettronici di pagamento in relazione alle attività connesse alla vendita dei generi di monopolio, di valori postali e di valori bollati. Rispetto a questa determina dello scorso autunno, pertanto, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli torna indietro, stabilendo la reintroduzione dell’obbligo in capo alle tabaccherie di accettare i pagamenti elettronici e, quindi, di munirsi di Pos per permettere i versamenti mediante bancomat e carte di credito.
Con il nuovo obbligo di accettare i pagamenti elettronici tornano anche le sanzioni previste per la mancata accettazione del Pos. A tal proposito, è utile ricordare che la disciplina era scattata giusto un anno fa, il 30 giugno 2022, e prevedeva la doppia sanzione in caso di mancata possibilità di pagamento tramite Pos da parte degli esercenti. La doppia sanzione si concretizzava nel pagamento – da parte del gestore sprovvisto di Pos o comunque che non offriva la possibilità di pagamento elettronico – di 30 euro una tantum per ogni operazione negata, più il 4 per cento del valore non accettato in pagamento.
Offerte gestori zero commissioni piccoli importi
Tale disciplina relativa alle sanzioni sul Pos è stata oggetto, nel corso degli ultimi mesi, di polemiche, soprattutto per la volontà – mai concretizzatasi – del governo di eliminare l’obbligo del Pos o, comunque, di fissare un importo base al di sotto del quale non scattasse l’obbligo di pagamento con mezzi di pagamento elettronici. L’ulteriore passo in avanti si era avuto prevedendo un importo minimo al di sotto del quale gli esercenti non fossero costretti a versare delle commissioni ai gestori dei Pos. In attesa della nuova normativa relativa ai pagamenti elettronici, i gestori stanno già applicando tariffe e abbonamenti che non prevedono il pagamento di commissioni per operazioni di modesta entità, come il pagamento di un caffè al bar o di altri beni di piccolo importo.