Prima di sollevare il cartello (“Cannabis, se non ci pensa lo Stato, ci pensa la mafia”, ndr) ho ascoltato in silenzio e in modo disciplinato. Due ore di una kermesse costruita dal governo che con anche una serie di fake news sul tema delle droghe. È un tema estremamente complesso e delicato, sociale e importante che riguarda milioni di consumatori nel nostro Paese”, così Riccardo Magi, segretario e deputato di +Europa ai microfoni di Radio Cusano Campus.

Magi: “Inaccettabile la mistificazione sulle droghe”

Riccardo Magi, segretario e deputato di +Europa è intervenuto a Base Luna chiama Terra, trasmissione condotta da Lorenzo Capezzuoli Ranchi su Radio Cusano Campus, in relazione alla protesta portata avanti durante l’evento alla Camera dei Deputati per la giornata contro le droghe. Un modo, per Riccardo Magi, anche per sottolineare il come venga affrontato il tema in Italia.

Quello che è inaccettabile – continua Magi – è che la presidente del Consiglio dica ‘la situazione, il disastro che abbiamo davanti è colpa delle vostre politiche’, il tutto rivolto a me. In realtà quello che adesso accade in Italia è un disastro: abbiamo il 34% dei detenuti in carcere per violazione della legge sulla droga, e la metà fa uso di sostanze stupefacenti con dipendenza. E abbiamo una legge fra le più repressive d’Europa (la Fini-Giovanardi). Quello inaccettabile è stata la mistificazione. Quel racconto lì serve, alla Meloni ma anche al sottosegretario Mantovano, che fu uno degli autori della legge: dovrebbe spiegare quindi questi risultati disastrosi anziché proporsi come qualcosa di nuovo ora che è al governo. Un racconto falso che serve per spiegare un nuovo inasprimento delle pene, una nuova repressione ancora maggiore. Crediamo che questo sia sbagliato, controproducente, che vada quindi denunciato e urlato all’opinione pubblica. Altrimenti avremo ancora morti, danni e soprattutto chi detiene il mercato illegale delle sostanze stupefacenti, le narcomafie che continueranno ad arricchirsi e ad avere potere”.

Giorgia Meloni nel corso del suo intervento ha detto che non esistono distinzioni tra droghe leggere e pesanti.

Per quanto riguarda la cannabis si stimano sei milioni di consumatori in Italia. È un fenomeno sociale che riguarda il 10% della popolazione. Si può affrontare dicendo che le droghe sono tutte uguali? O forse il governo ha la responsabilità di porsi in termini pragmatici su come affrontare questa questione? Quello che abbiamo ascoltato ieri è una caricatura delle solite fake news”, conclude Magi.