Informativa in Senato per la ministra del Turismo Daniela Santanchè. Lo hanno stabilito i capigruppo di Palazzo Madama, in relazione alla bufera scoppiata dopo l’inchiesta condotta da Report. La trasmissione condotta da Sigfrido Ranucci aveva puntato la lente d’ingrandimento sulla gestione di aziende ritenute riconducibili a Santanchè.

Tra fornitori non pagati e dipendenti che ancora attendono il tfr post licenziamento, la ministra ha ricevuto diverse richieste di chiarire la propria posizione. Luca Ciriani, ministro dei Rapporti con il Parlamento, l’ha ringraziata “per la sua disponibilità” in quanto “non tenuta a questa informativa”.

Un caso che, sottolinea Ciriani, “si è creato unicamente per una trasmissione televisiva”. C’è ora attesa per il punto di vista di Santanchè, che sarà ascoltata il prossimo mercoledì 5 luglio alle 15.

Informativa in Senato per la ministra Santanchè: le reazioni della politica

Dal canto suo, la ministra ha annunciato querela nei confronti di Report: Santanchè ha assicurato di essere pronta a “rispondere su tutto”.

Sono 23 anni che faccio politica, ci ho sempre messo la faccia.

Nel frattempo, però, l’ex sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio del governo Berlusconi divide l’opinione pubblica. Anche la politica ha reazioni contrastanti: sul suo futuro è scontro tra maggioranza e opposizione.

Nei giorni scorsi Giorgia Meloni aveva commentato la vicenda, sottolineando di aver visto Santanchè “tranquilla, come sono tranquilla io che leggo ogni giorno ricostruzioni su quando andrà a casa il governo”.

Non c’è nessun problema a riferire in Parlamento, è una richiesta legittima. Sono contenta che il ministro Santanchè abbia dato la sua disponibilità a riferire in Aula.

In prima linea tra chi chiede a gran voce le dimissioni ci sono, tra gli altri, la segretaria dem Elly Schlein e il leader pentastellato Giuseppe Conte.

Il Pd chiede chiarezza, chiede a Meloni di uscire dal silenzio e alla ministra di dimettersi.

Alle parole di Schlein fanno eco quelle di Conte, che invoca un potenziale “principio di arroganza del potere” nei confronti dei cittadini.

Santanchè ha accettato il suo mandato, ci sono oneri e responsabilità, la sede in questo momento è il Parlamento venga, chiarisca e valuteremo.