Il governatore Attilio Fontana è intervenuto sul tema della natalità nel corso di un convegno intitolato “Demografica, popolazione, persone, natalità: noi domani”, tenutosi al Palazzo dell’Informazione di Roma.

Un problema che, secondo il presidente della Regione Lombardia, “dovrebbe essere affrontato a livello di sistema Europa“. Proprio il Vecchio Continente, sottolinea Fontana, “sta soffrendo molto rispetto al resto del mondo”.

Stiamo portando avanti iniziative per favorire la famiglia e una maggiore natalità, come il fondo per le politiche familiari e il sostegno al pagamento dei canoni per i genitori separati: iniziative che vanno ad agevolare la famiglia, la natalità, per mettere le donne in condizione di svolgere il ruolo di moglie, mamma e lavoratrice.

La conferenza organizzata dall’AdnKronos costituisce un’occasione per dare risalto alle “altre iniziative in programma”. Come “la legge sui giovani, dare più stimoli e incentivi, per favorire il lavoro, l’impegno, la formazione, per dare entusiasmo a una parte di popolazione che si sente abbandonata”.

Fontana sulla natalità: “Siamo convinti ci siano risorse per rilanciarla”

Un tema, quello della natalità, particolarmente caro anche a Giorgia Meloni. La premier ha inviato un suo messaggio ai partecipanti al convegno, ribadendo come il governo stia lavorando affinché “diventare genitori” non sia più “considerato fuori moda“.

La necessità di invertire la rotta è testimoniata dai numeri: lo sottolinea anche l’Istat, che nel suo ultimo rapporto certifica un trend negativo che ormai va avanti da diversi anni. Nel 2022 in Italia sono venuti alla luce meno di 400mila bambini: mai così pochi dall’Unità d’Italia.

Dal canto suo, Fontana pone l’accento anche su un altro fenomeno, quello dell’abbandono dei territori. In tal senso, tra le politiche “che stiamo portando avanti” c’è quella “del controesodo, per finanziare iniziative politiche, interventi che lasciamo decidere ai territori”, per “agevolare il ripopolamento o scongiurare l’abbandono dei territori” stessi.

Siamo convinti ci siano risorse per poter rilanciare la natalità nel nostro Paese. Crediamo che l’immigrazione possa essere una delle soluzioni ma non deve essere l’unica soluzione, dobbiamo cercare di trovare soluzioni all’interno, non aspettare arrivino da altri.