La legge super bonus 110, come la legge Fornero, ha generato nuovi esodati. Si sono costituiti in un associazione, perché come quelli delle pensioni si trovano in un limbo, che li porta sull’orlo del fallimento economico per le imprese e con debiti per i privati committenti.

La storia di questo nefasto capitolo della storia economica del nostro paese, la racconta Pintilie Catalin del direttivo dell’Associazione esodati del superbonus, ai microfoni del programma L’Italia s’è desta su Radio Cusano Campus

Legge superbonus 110: “Lo Stato ci ha abbandonato”

“Come aver stipulato un contratto e non averlo rispettato”, con questo esempio l’imprenditore edile inizia il suo racconto spiegando “lo Stato ci ha abbandonato, prima ci ha detto cominciate a lavorare e investite, poi cederete i crediti agli istituti finanziari” Tutto ha inizio con Mario Draghi alla guida del governo. Catalin spiega che “Draghi e il suo governo ha deciso di bloccare la frammentazione dei debiti, e a quel punto gli istituti finanziari, le banche, non hanno più acquistato”

Le truffe e le scelte politiche

Il tema delle truffe, molto evidenziate a livello mediatico, ha sicuramente influito sulle scelte degli esecutivi, ma secondo l’imprenditore edile la Guardia di Finanza in una recente pubblicazione, ha scritto che le truffe riguardanti il superbonus 110 rappresentano lo 0,5%”. Numeri sicuramente esigui, rispetto all’enfasi mediatica e politica, che Catalin ritiene essere responsabile delle decisioni prese: ” Se qualcuno ottiene illegalmente la pensione d’invalidità, non bloccano l’emissione delle pensioni d’invalidità ovviamente, anche se ci sono stati dei truffatori, non tutti lo erano,nel nostro caso hanno in primis bloccato gran parte della categoria degli imprenditori edili, poi ci siamo fermati sul teme dell’efficientamento energetico degli immobili.”

I danni economici derivanti dal blocco del superbonus

Si trovano così da 18 mesi, gli imprenditori e i committenti, “abbiamo investito e messo in mezzo i nostri risparmi, i committenti hanno preso i prestititi e ora sono rimasti senza nulla”. Dopo aver delineato la situazione arriva in diretta radio lo sfogo che parte dalla politica, che l’imprenditore edile definisce “priva di credibilità, hanno varato 34 decreti, li abbiamo seguiti in questi continui cambiamenti, ci siamo adeguati, ma lo Stato non ha rispettato il contratto, non siamo tutti truffatori ci sono molte persone oneste che ora rischiano il fallimento, io ho 2 milioni di debito, ho dovuto licenziare e i miei fornitori che non riesco a pagare mi hanno fatto istanza di fallimento. Avevo aperto 22 cantieri, ora sono tutti fermi”

Una storia italiana quella del superbonus, ancora una volta protagonisti gli esodati, nuova categoria dell’abbandono sociale, tra i protagonisti di questa vicenda.