A Ravenna è iniziata una nuova protesta da parte dei cittadini per l’installazione dell’antenna 5G nel parco Maria Montessori, un’oasi di verde nelle vicinanze del centro storico della città. Subito dopo la notizia, molte persone si sono mobilitate per bloccare i lavori dato che sono tanti i rischi che possono essere scaturiti dall’apparecchio. Inoltre, è stata aperta anche una petizione su Change.org.
Ravenna, nuova antenna 5G nel parco Maria Montessori: cittadini in protesta
A Ravenna è stata installata una nuova antenna 5G di telefonia mobile nei pressi del parco Maria Montessori precisamente in via Lanzoni. Tale iniziativa avrebbe scaturito l’ira e la rabbia dei cittadini, gli abitanti del quartiere tra via Cilla e via San Gaetanino, che non hanno perso occasione di dare vita ad una protesta.
I lavori, però, per mettere l’apparecchio sarebbero già iniziati da qualche giorno e l’antenna sarebbe alta circa 30 metri. Secondo quanto riferito dai cittadini, questi non sarebbero stati informati di tale installazione ed avrebbero scoperto l’accaduto dopo aver visto le ruspe sul campo.
Scatta la petizione
Inoltre, è stata aperta una petizione su Change.org, che ha già raccolto più di cento firme. Sul testo si legge:
I cittadini sono preoccupati per le dirette conseguenze per la salute pubblica potenzialmente derivanti dalla suddetta installazione, oltre al deturpamento paesaggistico dell’area verde pubblica. A ciò si aggiunga che tale antenna è stata installata a meno di 70 metri dalle abitazioni, norma abrogata ma di buon uso progettuale; la popolazione del quartiere non è stata preventivamente informata dell’installazione di tale antenna a ridosso delle proprie abitazioni con una distanza minima in alcuni casi di 35 metri dalle abitazioni più vicine; non è stata considerata, attesa la tipologia residenziale della zona, l’individuazione di siti alternativi idonei a ridurre al minimo possibile l’esposizione della popolazione residente alle radiazioni elettromagnetiche; non è stata considerata la vicinanza alle scuole Primarie “Riccardo Ricci” a 100 metri e altre scuole, nidi e materne frequentate da bambini che, come evidenziato in molteplici ricerche, presentano un fattore di rischio più alto degli adulti nell’assorbimento dei campi elettromagnetici; la scelta della posizione centrale all’interno del parco senza interventi di mitigazione possibili ne deturpa fortemente il valore paesaggistico e la visuale, oltre a gravare sul potenziale valore commerciale degli immobili adiacenti.
In conclusione, si chiede che vengano sospesi i lavori di installazione con la rimozione delle parti fino ad oggi inserite.
Quali sono i rischi del 5G?
La maggior parte delle persone ritiene che il 5G possa recare danni alla salute. In realtà, diversi studi scientifici hanno affermato il contrario. Dunque, da un punto di vista tecnologico e lavorativo esso rappresenta una soluzione che può portare a tante novità nella vita quotidiana della gente. Infatti, se usato nel modo giusto può creare molte opportunità e migliorare servizi di vari ambiti come Trasporti, Salute, Intrattenimento, Retail, Sicurezza, Formazione, Manutenzione.
Che differenza c’è tra il 4G e il 5G?
Tra il 4G e il 5G vi sono alcune differenze come la velocità di trasmissione dei dati del 5G è 100 volte maggiore di quella del 4G. Il consumo energetico, le celle 5G hanno un consumo energetico limitato anche sotto carica ed hanno una modalità di risparmio energetico quando non vengono utilizzate. Poi ancora capacità di trasmissione dati, la Latenza, il 5G ha un tempo di intervallo tra l’invio del segnale e la sua ricezione da 30 a 50 volte minore rispetto al 4G. La densità, il 5G permette di avere collegamenti fino a un milione di apparecchiature per km2, 100 volte maggiore rispetto al 4G, senza effetti sulla velocità di connessione. In ogni caso è importante utilizzarli seguendo le regole.