Migranti, Alarm Phone ha fatto sapere che sono strati messi in salvo e sbarcati a Pozzallo, in Sicilia, i 34 soggetti per cui la scorsa domenica era stato lanciato un sos. Si tratta di uomini, donne e bambini partiti dalla Libia che sono stati alla deriva in acque internazionali per diversi giorni. Oggi, martedì 27 giugno 2023, è arrivata la notizia dello sbarco.

Migranti, Alarm Phone: l’annuncio di oggi e cos’è successo

I 34 migranti sbarcati in questa giornata sono partiti da Bengasi, in Libia e hanno passato diversi giorni in situazioni critiche senza acqua né supporto in mare. Oggi hanno finalmente potuto toccare nuovamente la terra, scendendo a Pozzallo, nota località in provincia di Ragusa, in Sicilia.

Ieri, lunedì 26 giugno 2023, Alarm Phone aveva pubblicato il seguente tweet:

Partiti da Bengasi in Libia, i migranti sono alla deriva da giorni in acque internazionali. Tutte le autorità sono state allertate ma nessuno li sta soccorrendo.

La ong aveva specificato anche quali erano le condizioni di queste persone:

Non hanno più acqua. Abbiamo cercato di calmarli e fornire supporto, ma sono disperati.

Il lavoro di Alarm Phone

Ricordiamo che Watch The Med Alarm Phone, meglio noto come Alarm Phone, è una ong creata nell’ottobre del 2014 da una rete di attivisti e di attori della società civile in Europa e Nord Africa. Il progetto aveva istituito un numero di emergenza auto-organizzato per cercare di prestare aiuto e soccorso di vario tipo ai migranti in difficoltà nel Mar Mediterraneo.

Il progetto era ed è tutt’oggi attivo dalle 3 principali zoni da cui provengono i migranti: quella del Mar Egeo, tra la Turchia e la Grecia, quella del Mediterraneo centrale, tra la Libia/Tunisia e l’Italia, e infine quella del Mediterraneo occidentale, tra il Marocco e la Spagna)

Alarm Phone, di fatto, non si occupa di salvare i migranti in mare in prima persona perché non possiede imbarcazioni né elicotteri, ma ha come obiettivo quello di assicurare che tutte le operazioni avvengano tempestivamente. Inoltre la ong si impegna nel prevenire ogni tipo di violazione di diritti umani.

Migranti, cosa sta succedendo in Europa?

Negli ultimi giorni si è parlato molto del tema migranti in Italia, ma anche nel resto d’Europa. A far discutere in modo particolare è stata la lettera che la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen aveva mandato alla premier italiana Giorgia Meloni e ad altri capi di Stato e governo.

Raffaele Fitto, ministro per gli Affari europei, da Lussemburgo (dove si trova al momento per partecipare ai lavori del Consiglio Affari Generali), ha definito tale lettera un “contributo importante e positivo” in quanto mette al centro di tutto la dimensione esterna del fenomeno della migrazione e non solo. Queste la parole di Fitto:

Nella sua lettera von der Leyen si concentra soprattutto sulla dimensione esterna del fenomeno ed indica nel partenariato con la Tunisia un modello da seguire per l’Unione europea anche nei confronti di altri Paesi terzi.

La lettera si sofferma poi sui progressi raggiunti nell’attuazione del piano d’azione nel Mediterraneo centrale. Si tratta esattamente delle priorità già indicate dalla premier italiana Giorgia Meloni per raggiungere quel cambio di passo dell’Unione Europea in materia migratoria. Cambio che il Governo italiano, continua Fitto, ha chiesto fin dal suo insediamento.

Il ministro per gli Affari europei h concluso affermando poi che la richiesta arrivata dalla Commissione Ue è assolutamente condivisibile. Egli ha inoltre promesso che l’Italia farà la sua parte e fornirà il proprio contributo.

La presidente della Commissione Europea chiede anche risorse adeguate nel quadro della revisione del bilancio pluriennale dell’Unione. Si tratta di una richiesta assolutamente condivisibile e l’Italia farà la sua parte in Consiglio per sostenerla.