L’Ospedale Cristo Re di Roma non chiude più il reparto di ostetricia. Arriva oggi il dietrofront da parte del gruppo GIOMI, proprietario del nosocomio. Tag24.it, mercoledì 21 giugno 2023, ha pubblicato in esclusiva la notizia che ha fatto tanto rumore da portare il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, a emettere un comunicato stampa sul caso:

Qualora corrispondesse al vero, dunque, la volontà di chiudere il reparto di Maternità del Cristo Re, possiamo solo assicurare che la Regione Lazio garantirà i servizi essenziali alla cittadinanza e che ricollocheremo subito, presso altre strutture, i reparti per le future mamme e garantiremo l’assorbimento del personale che operava in quel contesto“,

La nota arrivata continua:

Quel che è certo è che il gruppo imprenditoriale alla guida del Cristo Re non solo si vedrà tolto il budget per la maternità, ma non avrà un solo euro in più e non ci sarà spazio per discussioni sulla riconversione dei posti letto, come avveniva in passato. Una certa epoca è finita“.

L’Ospedale Cristo Re di Roma non chiude il reparto di ostetricia

Il Cristo Re non chiuderà più il reparto di ostetricia. Una notizia che ha torna a far sorridere tante famiglie e lo storico personale ospedaliero che lavora lì da tantissimo tempo. Il reparto di eccellenza ha rischiato negli ultimi giorni di chiudere ma oggi il Gruppo GIOMI ha deciso di fare un passo indietro. La notizia della possibile chiusura del reparto era finanche arrivata al presidente della Regione Lazio Francesco Rocca che si era mostrato sorpreso nel sapere cosa stesse succedendo.

Il rischio chiusura

L’iter era già partito e una volta informata la Regione, il nosocomio in circa 75 giorni avrebbe chiuso il punto nascite. Alla base della scelta c’erano ragioni soprattutto di natura economica. A Tag24.it ha interpellato qualche giorno fa anche il presidente di GIOMI Emmanuel Miraglia che aveva detto:

“Nel quadrante dove operiamo esistono già due ospedali pubblici che hanno il reparto di nascita: il San Filippo e Santo Spirito. Come punti nascita hanno circa 1500 parti ciascuno e noi pensiamo che sia meglio che invece di avere tre centri sarebbe meglio averne due, quindi creare una contrazione a livello di punti nascita nel nostro quadrante così da garantire l’eccellenza“.

Per mantenere aperto il reparto è stata addirittura lanciata una petizione che ha superato le 15mila firme su Change.org. A portare avanti l’appello sono state un gruppo di mamme che hanno partorito nel nosocomio romano di via delle Calasanziane. Adesso le mamme potranno festeggiare il mantenimento del reparto ospedaliero.