Giorgia Meloni contro la cannabis legale: il nuovo capitolo della saga è andato in scena ieri, durante l’evento “Giornata mondiale contro le droghe” presso l’Aula dei Gruppi parlamentari della Camera.

Meloni – cannabis, le parole della Presidente ieri

“‘Fumati una canna non sarà mai la mia politica”, ha affermato Meloni durante il convegno di ieri, lunedì 26 giugno a Montecitorio. Poi c’è stato lo scontro con il deputato Riccardo Magi, che ha protestato mostrando dei cartelli a favore della legalizzazione della Cannabis.

Meloni ha risposto così alla protesta di Magi:

“Dovreste avere rispetto dei ragazzi presenti in questa sala (che hanno frequentato comunità di recupero, ndr) e di quello che la vostra propaganda ha fatto sulla pelle di queste persone e famiglie. È grazie alle vostre politiche che siamo ridotti così. Avete organizzato per anni convegni che nessuno si è mai permesso di bloccare. Dovete accettare che c’è un altro governo eletto dagli italiani per fare esattamente quello che stiamo facendo. Quando sceglieranno voi, porterete avanti le vostre politiche. Grazie e arrivederci”.

La premier ha anche puntato il dito contro le serie tv che trattano il tema della droga:

“Arriviamo al paradosso di avere serie che hanno come eroe uno spacciatore sulle stesse piattaforme che hanno fatto documentari su Muccioli che aveva salvato migliaia di ragazzi, quando lo Stato era girato dall’altra parte”.

Cosa ha detto Meloni in passato sulle droghe?

Il tema delle droghe è stato spesso affrontato da Giorgia Meloni anche in passato, quando non era ancora Presidente del Consiglio.

Nel 2018, in un post sulla sua pagina Facebook, Giorgia Meloni scriveva:

“In Italia cresce l’uso di eroina, marijuana e stupefacenti sintetici, soprattutto tra i giovani. Chiediamo che il governo intervenga immediatamente per fermare questa tendenza. Per Fratelli d’Italia chi spaccia ai minorenni va accusato di tentato omicidio. #TolleranzaZero

Referendum

Nell’ottobre del 2021, in merito alla raccolta firme per il referendum sulla cannabis legale, la Meloni affermò:

“Nel giorno in cui depositano le firme per il referendum sulla legalizzazione della cannabis, Fratelli d’Italia annuncia che è disponibile a mettere tutta la propria struttura a disposizione se il referendum sulla legalizzazione della cannabis venisse accolto dalla Consulta, per organizzare il comitato per il no al referendum. È una follia nella nazione con il più alto tasso di abusi per uso droghe presuntamente leggere tra i quindicenni dire ai giovani che lo Stato è in grado solo di regalare loro la droga libera. Ci pare un messaggio folle”.

Cannabis terapeutica

Anche sull’utilizzo della cannabis a scopo terapeutico, la neo premier si è espressa con toni netti il 30 settembre 2022:

“La proposta di legge sulla coltivazione e la somministrazione della cannabis ad uso medico all’esame della Camera non definisce chiaramente i contorni e i confini dell’utilizzo di questa sostanza per motivi terapeutici. Per questa ragione, Fratelli d’Italia ha raccolto le preoccupazioni delle comunità di recupero e delle associazioni impegnate nella lotta alle dipendenze e ha presentato un emendamento puntuale per scongiurare una legalizzazione mascherata della cannabis.

L’emendamento è stato bocciato: una scelta che tradisce la volontà del Pd e della maggioranza di arrivare alla legalizzazione senza però averla messa nero su bianco. Come Fratelli d’Italia continueremo a chiedere la modifica della proposta di legge e, se questo non succederà, saremmo costretti a votare contro”.