Chi è Marco Baroni? Se c’è un tecnico che negli ultimi anni ha lavorato in sordina e molto bene, questi è Marco Baroni. Nell’ultimo biennio ha fatto cose egregie attraverso il suo credo tattico con il Lecce, che prima ha condotto alla vittoria del campionato cadetto e poi alla salvezza matematica in A.

Sono un po di anni a questa parte in verità che il tecnico toscano svolge un buon lavoro ovunque va. Certo i risultati a volte non arrivano ma quello è tutta un altra cosa. Sa farsi amare e volere bene dai propri calciatori e mette tutti nelle condizioni ideali di potersi esprimere al meglio.

Da sempre nel mondo del calcio, prima come calciatore, poi come allenatore nelle fila delle giovanili e poi il grande salto nel professionismo tra le varie squadre di B e A. Nelle sue scelte, spesso quello che conta di più è il progetto e non la categoria. Se serve ripartire e ricostruire si mette subito a disposizione di chi gli concede di allenare.

La sua carriera parla da sola, magari ai più sfuggirà “l’impresa” che ha compiuto su un rettangolo verde di gioco. Molti giovani sanno che oggi è un ex allenatore del Lecce ingaggiato dall’Hellas per la prossima stagione sportiva. Molti non lo conoscono per niente, possono farlo attraverso le righe di questo nostro pezzo: Chi è Marco Baroni?

Chi è Marco Baroni?

Chi è Marco Baroni? E’ un allenatore in proncinto di trasferirsi, nonché un ex calciatore che ha calcato per molti anni i campi di serie A. Nato a Firenze l’11 setttembre 1963 ha ricoperto il ruolo di difensore e negli anni della sua carriera si è tolto anche una grandissima soddisfazione. Quale? Quella di aver siglato il 29 aprile il gol contro la Lazio al 7° minuto del primo tempo della 34esima giornata di A, quando correva la stagione calcistica 1989/90. Gol che alla fine è valso il secondo scudetto della storia del Napoli.

Carriera: lo scudetto col Napoli e le squadre allenate

La Fiorentina nel 1981/82, è la sua prima squadra da professionista. Monza, Padova Udinese, Roma e Lecce, le sue tappe da calciatore prima di approdare al Napoli di Diego Armando Maradona con il quale vince uno scudetto e una supercoppa Italiana.

Dopo quella partenopea, le esperienze che accompagnano Marco Baroni a vivere il tramonto della sua carriera sono quelle di Bologna, Verona, Poggibonsi, Ancona e Rondinella. Con quest’ultima maglia vince un campionato di serie D.

Appese le scarpette al chiodo si mette subito all’opera passando dall’altra parte della barricata: il 2001 è l’anno in cui assume il ruolo di tecnico del Rondinella. Negli anni successivi, diventa il secondo di Alberto Malesani al Verona che ironia della sorte, dopo 20 anni esatti lo richiama ma come primo allenatore.

Novara alla fine risulta la squadra attraverso la quale si mette più in mostra. Sembra che i primi 14 anni di carriera da allenatore non siano mai esistiti. Il grande pubblico, infatti avrà modo di conoscerlo dalla stagione calcistica 2015/2016. Prima però Marco Baroni fa tanta gavetta allenando squadre non certamente sconosciute (Carrarese, Sudtirol, Ancona, Siena e Cremonese Primavera come pure Juventus primavera, Viruts Lanciano e Pescara) e arrivando ad ottenere dei riconscimenti nel mondo del calcio come il Trofeo Maestrelli (miglior allenatore 2011/2012) e il Torneo Viareggio (vittoria con la Juventus).

In sei anni dal 2017 al 2023 ottiene due promozioni (la prima col Bevento, l’ultima l’anno scorso con il Lecce), una salvezza insperata in serie B (la Reggina portata all’11esimo posto), una non riconferma (col Frosinone che guida alla retrocessione) e un esonero (Benevento in serie A), prima di approdare in Salento e ottenere due grandi risultati.

Stipendio

Marco Baroni e il Lecce il 20 giugno 2023, si sono lasciati in seguito ad un mancato accordo per il rinnovo del contratto che andava in scadenza a fine giugno. L’ex tecnico del Benevento percepiva dalla squadra salentina 450 mila annui.

Pare che una richiesta troppo esosa dell’allenatore a fronte di una proposta di rinnovo più o meno simile a quella già esistente da parte della società abbia decretato la fine di un bel rapporto lavorativo che si conclude dopo una promozione dalla B alla A e di una salvezza raggiunta tranquillamente in A.

Il tecnico toscano, comunque, ha trova subito un’altra squadra: a volerlo fortemente, Maurizio Setti il presidente del Verona che gli ha proposto un biennale. Per quanto riguarda il trattamento economico, non ancora si hanno notizie.