Per legge, il lavoratore dipendente ha diritto ad un periodo di assenza dal lavoro, al fine di recuperare le energie-psicofisiche: stiamo parlando delle ferie e, nel testo, faremo una breve guida sulla richiesta, fruizione e sugli obblighi del 2023.
Le ferie non servono solo a riposarsi e rimettersi in forma, ma sono anche utili per dedicare più tempo a se stessi, alla vita sociale e, soprattutto, alla propria famiglia.
Naturalmente, tutte le regole sono stabilite dalla normativa di legge e andremo a spiegare subito come fare per richiederle, quanti giorni di ferie spettano e quando devono essere fruite e, infine, parleremo degli obblighi ai quali deve adempiere il datore di lavoro.
Ferie 2023, chi le decide e come possono essere richieste
Le ferie sono un diritto dei lavoratori dipendenti previsto dalla legge, un periodo di assenza retribuito che permette di recuperare le energie psico-fisiche. Il Decreto legislativo n. 66/2003 tutela la fruizione delle ferie, stabilendo quanto segue:
- Al lavoratore spetta un minimo di 4 settimane di ferie che devono essere riconosciute per tutti i 12 mesi dell’anno;
- Il lavoratore deve obbligatoriamente godere delle 4 settimane di ferie entro determinate scadenze.
Il datore di lavoro è colui che organizza l’attività economica e produttiva dell’azienda e, in virtù di ciò, è colui che deve stabilire la concessione delle ferie ai propri dipendenti, tenendo conto anche di necessità interne, come la sostituzione dei lavoratori. Le ferie possono essere di due tipologie:
- Individuali;
- Collettive.
Nel primo caso, le ferie non vengono pianificate ed è il lavoratore a richiederle, in forma scritta, al datore di lavoro. Le ferie collettive, invece, necessitano di una pianificazione perché riguardano più dipendenti (spesso i lavoratori di un intero reparto). In questo caso, devono essere pianificate dal datore di lavoro grazie alla predisposizione di un apposito piano.
Tornando alle ferie individuali, esse possono essere richieste dal lavoratore. In che modo? Come abbiamo anticipato, la richiesta deve essere presentata in forma scritta al proprio superiore oppure direttamente dal datore di lavoro. La richiesta deve essere trasmessa personalmente, tramite mail oppure a mezzo raccomandata A/R o tramite Pec.
Cosa deve contenere la richiesta? Ovviamente, deve essere indicato il periodo in cui si chiede di poter essere assenti. Il datore di lavoro può accordare la richiesta oppure negarla, oppure, può proporre un periodo diverso. In ogni caso, il datore di lavoro deve mediare tra l’esigenza dell’azienda e quelle personali individuali dal lavoratore.
Come vengono fruite le ferie 2023
In base al Decreto legislativo n. 66/2023, sono previste 4 settimane minime di ferie retribuite. Naturalmente, il periodo minimo può variare in base a quanto previsto dalla contrattazione collettiva di riferimento.
Il periodo di ferie di 4 settimane deve essere goduto in base a quanto segue:
- 2 settimane, nel corso del periodo di maturazione, in modo consecutivo;
- 2 settimane, entro i 18 mesi successivi al termine del periodo di maturazione.
Quando devono essere godute le ferie nel 2023? In base alla normativa di legge e in relazione a quanto abbiamo appena detto, bisogna fruire le ferie:
- 2 settimane, entro il 31 dicembre 2023;
- 2 settimane, entro il 30 giugno 2025.
Come vengono retribuite? Il periodo di ferie deve essere retribuito per legge, così come vengono retribuiti i periodi lavorati e, contemporaneamente, sono utili per la maturazione di mensilità aggiuntive (tredicesima e, ove prevista, quattordicesima), scatti di anzianità, Tfr.
Cosa succede se non vengono godute? Innanzitutto, per legge, vige il divieto di monetizzarle, se non in caso di cessazione del rapporto di lavoro, quando le ferie devono essere liquidate con il cedolino dell’ultimo mese di lavoro.
Leggi anche: Ferie arretrate obbligatorie: entro quando vanno fatte