Juve, rischio esclusione dalla Conference League: le ultime. – Sarà un’estate lunga e lo sapevamo. Lo sarà non soltanto per le tantissime trattative di calciomercato che stanno coinvolgendo i club italiani, ma anche per questioni giudiziarie extracampo. Il riferimento va alla Juventus, che dopo la penalizzazione in Serie A per un altro processo, attende la decisione dell’Uefa. I bianconeri si sono qualificati alla prossima edizione di Conference League, ma potrebbero non giocarla. Il motivo? Un’eventuale esclusione del massimo organo europeo sportivo che comunque i bianconeri non prenderebbero con dispiacere. Se stare fuori per un anno dall’Europa (saltando dunque la Conference League) e una multa salata sono le due soluzioni per mettere fine alle questioni con l’Uefa, la Juve ci sta. Il processo per le presunte violazioni del Fair Play finanziario non è infatti ancora cominciato, ma è nella sua fase d’investigazione.
L’inchiesta è lunga e difficile, ma si sapeva. La sentenza non arriverà prima della metà di luglio e non ci sarà un secondo grado con l’Uefa, ma solo un eventuale ricorso al Tas. L’obiettivo è avere una risposta chiara entro la fine di luglio per capire se l’italiana a disputare la Conference League sarà la Juve o la Fiorentina. Di seguito i possibili scenari ipotizzati da “La Gazzetta dello Sport”.
La Juve può saltare la Conference League: gli scenari
Dopo aver chiuso la questione plusvalenze con la giustizia sportiva italiana (QUI i dettagli), la Juve si prepara ad affrontare un’altra battaglia legale. I bianconeri hanno infatti ottenuto la qualificazione alla prossima Conference League, ma potrebbero non giocarla. I bianconeri hanno infatti firmato nel 2022 un “settlement agreement” con l’Uefa. Il settlement è una strada meno dolorosa per i club, che però sono costretti a raggiungere gli obiettivi prefissati. Nel caso specifico della Juve, la punizione totale (multa di 23 milioni) è stata ridotta a soli 3 milioni. Il mancato raggiungimento degli obiettivi comporterà sicuramente un aumento della multa, da 4 fino ai 23 milioni totali, cioè senza più avere una riduzione, ma con più limiti alla rosa e al mercato.
C’è poi un altro scenario più duro. Se il giudice dovesse considerare molto gravi le violazioni, potrebbe dichiarare nullo il “settlement”. In questo caso si arriverebbe a una sanzione senza possibilità di trattare. Smentita la voce che la Juve avrebbe potuto rifiutare la partecipazione alla Conference League, definita dal quotidiano rosa “autolesionista” perché creerebbe problemi anche con la federazione di appartenenza. Ma è probabile che la Juve capisca che l’esclusione dalle coppe per un anno sia una prospettiva realistica e la accetti senza opposizione. Ergo, senza ricorso al Tas. A questa si aggiungerebbe una multa molto salata. Se la squalifica dovesse essere dai due anni in su, la Juve si opporrebbe alla Cassazione dello sport europeo a Losanna. E tutto ciò non influirà sulla partecipazione (o meno) al nuovo Mondiale per Club, che per il ranking europeo “conta” solo punti ottenuti in Champions League.
Calciomercato Juve, le ultime news
Tornando al calcio giocato e in questo periodo al calciomercato, la Juve continua a lavorare intensamente fuori dal campo. La priorità è il rinnovo di Adrien Rabiot, per il quale c’è grande ottimismo sul prolungamento alla stessa cifra attuale (7 milioni). Mancano gli ultimi dettagli. Per quanto riguarda il mercato in entrata, mercoledì sarà il giorno di Timothy Weah, che arriverà a Torino. L’accordo è stato trovato sulla base di 12 milioni di euro con il Lille, con un contratto quinquennale al calciatore. Operazione ormai definita. Infine, Zakaria tornerà dal prestito al Chelsea, ma la Juve cerca una cessione a titolo definitivo. Contatti con il West Ham.