Nella storia del calcio sono diverse le tragedie. Infatti, oltre alla tragedia di Superga e a quella più recente della Chapecoense, anche il L’Aquila subì un tragico incidente nel 1936.

L’Aquila club storia


Le radici del club aquilano affondano negli anni ’20. Le prime notizie risalgono al 25 aprile 1915 in una partita amatoriale tra due squadre aquilane, dove i capitani erano Passacantando e Ferri. Quella partita venne arbitrata da Luigi Tomassi. Nel 1926 la polisportiva Folgore, dopo un silenzio di vari anni, disputa alcune amichevoli calcistiche nonostante avesse squadre in altri sport.
La Polisportiva diventò successivamente G.U.F. (Giovani Universitari Fascisti) fino al 1931.
Nello stesso anno L’Aquila partecipò al campionato di Terza Divisione che vinse, salendo quindi in Seconda. Nell’anno successivo in Prima Divisione, vincendo lo storico spareggio a Genova contro l’Andrea Doria (attuale Sampdoria) guidata da mister Barbieri. I rossoblù furono così la prima squadra abruzzese a partecipare al campionato di Serie B, nella stagione 1934/35. In quegli anni avvenne lo storico incidente che decimò la squadra aquilana.

L’incidente


Il 3 ottobre 1936 sulla ferrovia Sulmona – Terni dove viaggiava il treno con la squadra di calcio de L’Aquila, si scontrò con un convoglio postale che proveniva dalla direzione opposta. La squadra si stava dirigendo a Verona per disputare la partita contro A.S. Verona nel campionato di Serie B 1936/37. Questo passò alla storia perché fu una delle prime tragedie legata al mondo dello sport.
Le vittime in totale furono 15, tra cui l’allenatore dei rossoblù Attilio Buratti, il calciatore Marino Bon che, inizialmente perse i sensi, fortunatamente riuscì a svegliarsi e sopravvisse
. Solo tre dei giocatori della squadra aquilana rimasero illesi tra cui il portiere Stornelli, che la stessa mattina non si svegliò in tempo per prendere il treno.
Da quel tragico evento, la Federazione Italiana Giuoco Calcio propose agli abruzzesi la salvezza d’ufficio senza dover disputare ulteriori partite del campionato. Il club aquilano decise, però, di proseguire ugualmente il torneo. Alcune società calcistiche italiane offrirono aiuto alla squadra abruzzese e in forma di solidarietà arrivarono alcuni giocatori dalla Roma per completare la rosa. L’Aquila si classificò al terzultimo posto, retrocedendo così in Serie C. Da quell’anno i rossoblù non riuscirono più a raggiungere la Serie B. Ora, il L’Aquila 1927, milita in Serie D, dopo la recente vittoria del campionato di Eccellenza Abruzzo.

Damiano Mazzoni