Evgeny Prigozhin, è in Bielorussia. Secondo giornale on line Ukrainska Pravda il jet privato con a bordo il capo del gruppo Wagner, decollato dalla città russa di Rostov-sul-Don, è arrivato in Bielorussia, nella base aerea di Machulishchy vicino a Minsk. L’aereo è atterrato alle 7.40 di oggi, martedì 27 giugno 2023. Ukrainska Pravda riporta che, nello stesso aeroporto, subito dopo è atterrato anche un altro jet partito da San Pietroburgo.
Prigozhin è in Bielorussia: è atterrato con jet privato
Meduza, uno dei pochi media indipendenti russi, conferma l’arrivo di Prigozhin in Bielorussia; si tratta del jet privato Embraer Legacy 600 che ha avuto una nuova registrazione nel 2020 dopo essere stato inserito dagli Usa nell’elenco delle sanzioni per il suo legame con Prigozhin.
Il numero uno della brigata Wagner, il gruppo di mercenari ufficialmente indipendente ma, secondo gli analisti, strettamente collegati con il Cremlino, dopo mesi di critiche agli apparati militari russi ha guidato i suoi uomini verso Mosca e si è fermato a 20 chilometri dalla capitale per poi annunciare il ritiro la serata di sabato 24 giugno 2023 per “evitare un bagno di sangue russo”.
Il tutto grazie all’intercessione della Bielorussia: sarebbe stato il presidente Lukashenko ad aver negoziato il il rientro delle truppe.
Da quel momento il silenzio su Prigozhin e la sua sorte, rotto ieri dallo stesso ex chef di Putin che con un audio di 11 minuti ha spiegato:
“Lo scopo della marcia era evitare la distruzione di Wagner e tenere conto dei funzionari che con le loro azioni poco professionali hanno commesso un numero enorme di errori”.
Ha detto che la mossa di dirigersi verso Mosca doveva servire come protesta:
“Non per rovesciare il governo del Paese”
Leggete le dichiarazioni di Prigozhin in questo articolo.