È possibile richiedere il cambio da Opzione donna a un’altra pensione anticipata? Come cambierà opzione donna? Quanto diminuisce la pensione con opzione donna? Negli ultimi giorni, ormai non si parla altro che della riforma pensioni e della possibilità di agganciarsi a una misura flessibile.
Attualmente, coloro che ricevono la pensione con il sistema contributivo hanno poche opzioni. Tuttavia, esistono diverse condizioni che cambiano le prospettive previdenziali. Analizziamo insieme nel dettaglio cosa succede e chi può cambiare il trattamento previdenziale.
Pensione con Opzione donna posso cambiare misura
La pensione anticipata Opzione donna è una misura di pensionamento anticipata riservato alle donne. L’uscita anticipata è condizionata dalla presenza di un assegno previdenziale calcolato con il solo sistema contributivo.
Si tratta di un anticipo previdenziale ricco di penalizzazioni, tagli e limiti. Questo è il motivo principale per cui molte persone si chiedono se è possibile cambiare la misura.
D’altra parte, la formula previdenziale è stata utile per lasciare il lavoro e andare in pensione, ma nel corso degli anni, i limiti contenuti nella misura iniziano a incidere fortemente.
La brutta notizia è che diverse misure non permettono il cambio, mentre altre, invece, consentono questa trasformazione. Vediamo insieme quali sono queste misure.
Dall’anticipo Ape sociale alla pensione: cosa cambia e per chi
L’anticipo Ape sociale è un trattamento previdenziale rivolto alle categorie meritevoli di tutele e prevede l’accesso diretto verso un canale previdenziale.
Infatti, ottengono l’accesso al trattamento i lavoratori a 63 anni con almeno 30 anni di contributi. È importante sottolineare che l’età anagrafica di accesso alla misura resta invariata a 63 anni per tutte le categorie di lavoro ammesse la beneficio.
Tuttavia, cambiano i requisiti contributivi da 30, 32 e 36 anni in base alla tipologia dell’attività lavorativa svolta e delle diverse condizioni.
A 67 anni o nel momento del perfezionamento dei requisiti previsti per un’altra formula previdenziale, è possibile richiedere all’INPS la trasformazione dell’anticipo Ape sociale in pensione.
Ricordiamo che l’accesso all’anticipo Ape sociale non include diversi diritti, come la tredicesima, la reversibilità del trattamento e l’adeguamento al trattamento minimo.
Tuttavia, il vantaggio riguarda la possibilità di richiedere il passaggio ad altro trattamento previdenziale una volta perfezionati i requisiti previsti nella misura per cui si richiedere il cambio.
Come cambierà opzione donna?
Il governo italiano nella legge di Bilancio 2023 ha modificato l’intero quadro dei requisiti per l’accesso alla pensione anticipata Opzione donna. Nel 2023, le donne potranno andare in pensione a 60 anni di età con 35 anni di contributi unitamente ad altri requisiti perfezionati entro il 31 dicembre 2022. Ammesso l’accesso al trattamento a 58 e 59 anni, a condizioni che siano rispettati i nuovi criteri normativi.
Dal 2024, nella riforma pensione si attende la rimodulazione dei requisiti al 2021, ovvero all’uscita anticipata a 58 e 59 anni di età con 35 anni di contributi, libera senza condizioni per tutte le lavoratrici autonome e dipendenti.
Quanto diminuisce la pensione con opzione donna?
La pensione anticipata Opzione donna è un trattamento economico previdenziale rilasciato alle lavoratrici che soddisfano i requisiti, a condizioni di accettare la presenza di un assegno calcolato esclusivamente con il sistema contributivo.
Ciò significa che l’assegno sarà ridotto di circa il 30% rispetto ad altre tipologie previdenziale.
In pensione con Opzione Donna posso cambiare misura?
Limiti, penalizzazioni e tagli non sono gli unici svantaggi della misura Opzione Donna.
Infatti, la misura ha una natura irreversibile. Ciò significa che una lavoratrice non può richiedere il cambio a un’altra misura.
Lo stesso principio viene applicato per la pensione Quota 103. Si tratta di formule previdenziale, il cui accesso rimarrà tale per l’intera durata dell’esistenza in vita del titolare del trattamento.