Stefano Bandecchi risponde alle accuse di incompatibilità e conflitto di interessi avanzate dai parlamentari umbri del Pd Anna Ascani e Walter Verini. “L’Unicusano, del quale io non sono più presidente, sta vendendo la Ternana. Entro i prossimi due-tre giorni sarà annunciata la vendita. Neanche l’Università avrà più a che fare con Terni. Non capisco questa foga. Negli ultimi 15 anni non è stato fatto niente per Terni e ora non avete altro di cui preoccuparvi?”, afferma il sindaco di Terni.
Le accuse di incompatibilità non demoralizzano Stefano Bandecchi
Reagisce con il sorriso il sindaco di Terni alla notizia di un’interrogazione in Parlamento presentata dal Pd al ministro dell’Interno Piantedosi. La richiesta porta la firma di Anna Ascani, deputata dem e vicepresidente della Camera e dal senatore Walter Verini. “Terni sta diventando una città molto famosa”, scherza Bandecchi prima di annunciare, o meglio ribadire, l’iter avviato dall’Università Niccolò Cusano per vendere la Ternana Calcio.
La dichiarazione congiunta dei parlamentari dem punta infatti l’attenzione sui “molteplici ruoli” ricoperti dal coordinatore di Alternativa Popolare nella “proprietà, amministrazione e gestione di diverse società e diversi soggetti economici e sociali che interagiscono direttamente con il Comune di Terni”.
Anche la politica nazionale entra dunque nelle questioni che riguardano la città di Terni. Durante il primo consiglio comunale a Palazzo Spada la questione di incompatibilità e conflitto di interessi era stata avanzata segretario generale comunale Elena Spagna Musso. Nel corso delle sette ore di discussione Bandecchi aveva chiarito ufficialmente quello che già aveva annunciato attraverso i suoi social: le dimissioni da presidente del Cda dell’Unicusano e contestualmente quella da presidente della Ternana.
Nel corso del video pubblicato oggi Bandecchi ironizza anche su questo aspetto. “Sono in macchina perché non ho più un ufficio all’Unicusano”, dice. Rimarcando poi la volontà di dedicarsi completamente a fare il sindaco del capoluogo umbro. Insomma, all’appello di “trasparenza e correttezza” lanciato da Ascani e Verini attraverso l’interrogazione parlamentare si potrebbe dire che ha risposto già lo stesso Bandecchi.