Edoardo Bove è uno dei pilastri del centrocampo dell’Italia Under 21, ringrazia Mourinho per la fiducia e si gode un 2023 da sogno che lo ha portato ad essere titolare nella Roma e degli azzurri all’Europeo di categoria. I ragazzi di Paolo Nicolato sono partiti con il piede sbagliato all’esordio perdendo contro la Francia nonostante gli errori grossolani dell’arbitro, ieri hanno battuto la Svizzera in una partita dalle mille emozioni dovendo giocarsi la qualificazione alle fasi finali nell’ultimo match del girone contro la Norvegia. Battendo gli scandinavi l’Italia accederebbe ai quarti di finale, a meno che nell’altro incontro del girone la Svizzera non dovesse superare la Francia con una sola rete di scarto e segnando allo stesso tempo più di 2 gol. Quindi dovrebbe arrivare almeno un 3-2 oppure un 4-3 o un 5-4, soluzioni complicate ma non impossibili.
L’Europeo del giallorosso
L’esordio con la Francia vissuto dalla panchina per novanta minuti poi il debutto da titolare ieri nella vittoria contro la Svizzera per 3-2. Una gara che sembrava in discesa per l’Italia dopo l’iniziale 3-0 con gli elvetici che sono riusciti a ridurre lo svantaggio ad inizio ripresa senza trovare il pareggio nei minuti conclusivi. Il centrocampista della Roma è stato anche graziato dall’arbitro che non ha visto un paio di interventi sospetti nell’area di rigore azzurra.
Abbiamo disputato un grandissimo primo tempo sia in fase di possesso sia in fase di non possesso, e avremmo potuto segnare anche più di tre gol. Nella ripresa siamo entrati male in campo, abbiamo preso subito un gol e poi un altro. C’è stato un momento in cui non eravamo più così sicuri di quello che stavamo facendo, poi siamo rientrati in partita e abbiamo sofferto da grande gruppo quale siamo. Questa sofferenza la vedo come un punto di forza, non era scontata
Abbiamo legato molto e la vittoria di ieri è la dimostrazione del nostro legame. Ho avuto la fortuna di disputare due finali europee con la Roma e so che se il gruppo non è unito non arrivi in fondo a queste competizioni. La coesione del gruppo è la nostra forza. Aggressività e capacità nei contrasti, credo di potermi definire un lavoratore. Do sempre il massimo e non mi tiro mai indietro.
Sono contento per Gnonto e Parisi, se lo meritano. Speriamo che anche per me il gol arrivi il prima possibile. La Norvegia è una squadra ostica, abbiamo visto che se l’è giocata sia con la Svizzera sia con la Francia. Sono in grado di metterci in difficoltà, ma con l’approccio e la mentalità giusta potremo fare una grandissima partita. Ho provato a parlare con Solbakken ma non mi ha fornito grandissime informazioni
Un 2023 da sogno
Da talento del settore giovanile giallorosso a titolare della Roma. Josè Mourinho lo ha portato immediatamente in prima squadra lo scorso anno per prendere familiarità con i più grandi per poi lanciarlo definitivamente in questa stagione. Prima con qualche apparizione europea fino al 2023 quando è entrato nelle turnazioni per poi essere titolare.
La mia stagione può essere suddivisa in due parti, nella prima ho giocato meno e nella seconda ho trovato più continuità. Ma sono stati entrambi momenti di crescita per un giovane come me, perché impari sia quando non giochi sia quando giochi. Certamente arrivare all’Europeo con più minuti nelle gambe mi ha dato un grande vantaggio. È stata una stagione lunga, ma spero di avere meno vacanze e di arrivare il più lontano possibile in questo Europeo.
Mourinho è la persona che mi ha lanciato nel calcio dei grandi, posso solo ringraziarlo. Anche Nicolato mi ha sempre dato fiducia e gli sono grato. Poi certo, ogni allenatore ha il suo modo di vedere il calcio e sta a noi calciatori capire cosa fare in campo per soddisfarli