Ilkay Gundogan è passato al Barcellona e Guardiola è pronto ad abbracciare Mateo Kovacic al Manchester City. Porte scorrevoli per la cabina di regia dei Citizens che ha salutato il capitano del Triplete e accoglie un centrocampista alla ricerca della consacrazione definitiva. Il croato di talento ne ha da vendere ma non è mai riuscito a diventare il mediano dominante rimanendo sempre all’ombra dei big della nazionale e dei compagni di club. Con il tecnico catalano può finalmente sbocciare, una operazione chiusa per 25 milioni di euro più cinque di bonus.

A scuola da Pep

Mateo Kovacic al Manchester City è il classico colpo che può passare sotto traccia ma potrebbe rivelarsi un affare enorme. Il croato ha sempre peccato di discontinuità e proprio Guardiola potrebbe essere il grimaldello per fargli fare il definitivo salto di qualità. Entra in un meccanismo collaudato alla perfezione dove può esaltare le sue capacità nel palleggio alternandole agli inserimenti centrali in area avversaria, esattamente quanto faceva Ilkay Gundogan. La parabola del giocatore tedesco si può perfettamente ricamare anche sul centrocampista croato.

Qualità indiscutibili ma quel senso di incompletezza per essere dominanti ai massimi livelli. Guardiola ha lavorato molto sulla testa riuscendo a rendere il nuovo mediano del Barcellona un calciatore moderno e decisivo. Lo stesso identico iter ora bisogna replicare con Kovacic, la chiamata del tecnico catalano può essere quella iniezione di fiducia che gli è sempre mancata in carriera.

Kovacic infatti non è mai stato un primo violino della squadra, sempre il compagno o addirittura l’alternativa come succedeva in nazionale. Arrivare al Manchester City a ventinove anni appena compiuto è una occasione irripetibile, l’accordo fra i due club è stato rapido: 25 milioni di euro per il cartellino a cui si aggiungono 5 milioni di bonus. Il ragazzo ha svolto le visite mediche lo scorso 23 giugno e ora si attende solamente l’ufficialità che porterà Mateo Kovacic al Manchester City definitivamente.

La carriera

Nato il 6 maggio 1994 a Linz in Austria dove ha iniziato la sua carriera nella scuola calcio del LASK Linz fino al 2007 quando si è unito al settore giovanile della Dinamo Zagabria. Ha iniziato ad allenarsi con la prima squadra sotto la guida di Vahid Halilhodžić nel 2010 alternandosi con la formazione Primavera. Il suo debutto da professionista è arrivato nella gara contro il Hrvatski Dragovoljac disputata il 20 novembre 2010; in quell’occasione ha segnato il quarto gol dell’incontro nella vittoria ottenuta per 6-0. Questa gara fa di lui il più giovane debuttante e marcatore nella storia della massima serie croata, 16 anni e 198 giorni, e gli permette di battere il record fissato solo una settimana prima da Dino Špehar (16 anni e 278 giorni).

Il 31 gennaio 2013 viene ufficialmente acquistato dall’Inter che versa 11 milioni di euro più 4 di bonus alla Dinamo Zagabria. Immediato l’esordio in Serie A il 3 febbraio nella sconfitta per 3-1 contro il Siena. I nerazzurri però balbettano con Walter Mazzarri alla guida, risultati altalenanti così come sono diversi i ruoli che il giovane centrocampista deve ricoprire. L’anno seguente trova la prima rete con l’Inter grazie alla tripletta rifilata allo Stjarnan in Europa League mentre in campionato ne realizza cinque complessivi.

Un feeling mai sbocciato lo porta a salutare Milano con la chiamata del Real Madrid ad agosto 2015 per 29 milioni di euro. Tre anni in Spagna dove mostra lampi di classe ma anche tanta discontinuità che lo porta ad essere considerato solo l’ennesimo talento mai sbocciato dai tifosi, nonostante gli alti e i bassi riesce a vincere tre Champions League consecutive.

Nel 2018 Kovačić è stato prestato al Chelsea dove ha avuto la possibilità di mostrare appieno il suo talento convincendo il club a riscattarlo per 45 milioni di euro la stagione successiva. Con la squadra di Londra c’entra la prima Europa League della sua carriera e poi la quarta Champions con Tuchel in panchina.