Cosa significa essere un runner? Vuol dire migliorare la propria condizione atletica, senza fretta, ma senza sosta. Ne abbiamo parlato a Società Anno Zero con Pierpaolo Palanti, personal trainer dell’Università Niccolò Cusano. “Allenarsi con gradualità è necessario per raggiungere gli obiettivi prefissati: stretching, riscaldamento. Non dobbiamo partire con l’idea di allenarci più del dovuto rischiamo di danneggiare il cuore – ha osservato Pierpaolo Palanti – avere una tabella della corsa aiuta a non trovarsi in situazioni complicate e alimentare quella costanza che serve a mantenere attivo l’allenamento“.

Cosa significa essere un runner? Vuol dire sapere ascoltare il corpo

Ascoltare il corpo aiuta. Le persone si affaticano, partono molto veloci generalmente, poi creano più problemi che altro – ha sottolineato il personal trainer dell’Università Niccolò Cusano – assumere sostanze come magnesio, potassio, sali minerali e vitamine prima e dopo l’allenamento aiuta: farei un’oretta prima di cominciare, altrimenti rischiamo di appesantire lo stomaco e stare male, poi bere acqua a piccoli sorsi così da evitare di berla tutta d’un sorso. Tutto andrebbe fatto gradualmente, a piccoli step e con le scarpe adatte, visto che il terreno è diverso dal tapis roulant“.

Cosa fare durante la prima settimana di allenamento?

Camminare, poi inserire degli allunghi. Camminerei mezz’ora poi aumenterei la velocità per poi arrivare e partire da casa correndo – ha aggiunto Palanti – non dobbiamo partire a mille semplicemente perché ci vediamo sovrappeso. Altro fattore importante è il tempo del recupero: due, tre minuti per recuperare fiato, abbassare i battiti cardiaci e ripartire con la corsetta. Ascoltare il cuore che spesso è troppo accelerato, e per questo va monitorato, è importantissimo“.

Il cuore è un muscolo, si allena col tempo

Più saremo costanti nell’allenamento più il cuore, che è un muscolo, starà bene. E’ importante non superare i 140 battiti – si è congedato Palanti – è importante non forzare qualcosa che non è più naturale, quando si è stanchi, distratti, ci si può far male. La corsa spesso è un’attività che facciamo da soli, a maggior ragione è giusto allenarsi in sicurezza, o affidarsi ad un personal trainer“.