Situata nel cuore della Lombardia, Milano si prepara ad accogliere la terza sezione del Tribunale europeo dei brevetti (TUB). L’annuncio è arrivato direttamente dalle alte sfere del governo, precisamente dal Ministro degli Affari Esteri, Antonio Tajani, attraverso una nota su Twitter.

Tribunale europeo dei brevetti: terza sezione in Italia, il governo canta vittoria

Questo annuncio non rappresenta solo una conquista per la città di Milano, ma per l’intera nazione. Tajani ha sottolineato che la decisione è una buona notizia per l’Italia e un riconoscimento per la città di Milano.

Milano sarà la sede della terza sezione del Tribunale europeo dei brevetti (TUB). Il comitato amministrativo del TUB, infatti, ha appena approvato ufficialmente la decisione. Una buona notizia per l’Italia e un riconoscimento per Milano.

La conferma ufficiale è giunta dal comitato amministrativo del TUB, suggellando la decisione che, nonostante le incertezze e le polemiche precedenti, era già data per certa a fine maggio.

Tribunale Unificato dei Brevetti: dove sarà la terza sede. Tutte le implicazioni

La terza sezione del TUB troverà casa in via San Barnaba 50, gli stessi spazi che ospitano il tribunale del lavoro. Questo nuovo tribunale avrà il compito di dirimere le controversie brevettuali, focalizzandosi principalmente sul settore farmaceutico. Inoltre, si prevede che genererà un indotto legale derivante da contenziosi per un valore compreso tra 300 e 350 milioni di euro. Non a caso, oltre la metà dei farmaci commercializzati in Europa sono prodotti in Italia.

L’arrivo del TUB a Milano non sarà solo simbolico, ma porterà anche importanti benefici economici e giurisdizionali. Secondo il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, questa decisione rappresenta un successo importante per l’Italia, poiché la terza sezione del TUB, in seguito alla Brexit, sottolinea l’importanza della nazione in termini di brevetti.

L’assegnazione a Milano della terza sede del Tribunale unificato dei brevetti rappresenta un successo importante per il nostro Paese, che dopo la Brexit è la terza nazione europea per numero di brevetti. In questi mesi, insieme al vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, mi sono impegnato in prima persona dialogando con i ministri di Giustizia dei Paesi UE durante i lavori del G7 proprio per promuovere tutte le potenzialità della scelta della sede di Milano. Si tratta di un’assegnazione che oltre al prestigio porterà grandi benefici sotto il profilo economico e di giurisdizione. Milano era ed è la capitale economico-finanziaria del nostro Paese ed è quindi il posto più indicato per ospitare la terza sede del TUB.

Tribunale europeo dei brevetti: nuova sede a Milano, le reazioni della politica

Il sindaco di Milano, Beppe Sala, si è mostrato soddisfatto per l’assegnazione, definendo l’evento come il risultato di un grande lavoro congiunto. Tuttavia, ha anche sottolineato l’importanza di capire quali competenze verranno assegnate alla sede di Milano. Allo stesso tempo, ci sono state reazioni meno positive, come quella del Partito Democratico che, attraverso la voce della deputata e vicepresidente della commissione Esteri della Camera, Lia Quartapelle, ha espresso preoccupazioni sul fatto che il tribunale di Milano possa ricevere competenze limitate.

Anche il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha lasciato una dichiarazione in merito:

Un risultato molto importante per Milano e l’intera Lombardia, frutto del lavoro di tutti gli attori che hanno partecipato alle trattative. Come ho già avuto modo di sottolineare in passato, desidero ancora una volta evidenziare il ruolo decisivo assunto dal nuovo Governo che, con un’energia e un’accelerata certamente più forte di quanto avvenuto in precedenza, ha creduto in questo progetto e si è impegnato per raggiungere questo traguardo. Adesso siamo in attesa di conoscere quali competenze saranno attribuite alla Lombardia, ma giova sempre ricordare che la nostra regione è quella dove si depositano il maggior numero di brevetti, e dove la ricerca si sposa con innovazione e industria.  

Quali competenze?

Stando alle ipotesi circolate negli ultimi mesi, le competenze di Milano potrebbero includere la scienza medica-veterinaria, l’igiene, i brevetti farmaceutici senza SPC (certificati di protezione supplementari), biotech non farmaceutico, agricoltura e altri settori considerati “minori”. Questa assegnazione è dovuta al risultato di trattative con Francia e Germania, le altre due sedi del TUB sono infatti Monaco di Baviera e Parigi.

Nonostante l’entusiasmo per l’assegnazione, vi è quindi anche un consenso abbastanza comune sul fatto che il governo deve ora lottare per garantire un ruolo significativo per la sede di Milano. Nel gioco puramente politico delle parti, se il governo esulta, l’opposizione predica cautela.