Con un comunicato ufficiale apparso sul sito della Lega Serie A è stata rinviata a lunedì 3 luglio la prossima assemblea. Era in programma per venerdì 30 giugno. Al primo punto dell’ordine del giorno, “l’esito delle trattative private e conseguenti determinazioni” sui diritti tv del massimo campionato italiano per il quinquennio 2024-2029, ma non solo. Intanto il presidente Lorenzo Casini è intervenuto a Radio Anch’io Sport su Rai Radio.
Lega Serie A, assemblea rinviata
Era in programma per venerdì 30 giugno la prossima assemblea di Lega Serie A ma evidentemente c’è bisogno di più tempo. Per questo l’incontro è stato rinviato al 3 luglio. Le trattative con gli operatori richiederanno qualche altro giorno e maggior tempo è stato concesso. All’ordine del giorno “l’esito delle trattative private e conseguenti determinazioni” sui diritti tv del massimo campionato italiano per il quinquennio 2024-2029. A comunicarlo è stato direttamente il sito ufficiale della Lega Serie A che ha fissato il prossimo appuntamento alle 14 in seconda convocazione. Un’occasione che prevede anche il preventivo per il bilancio 2023/24, la verifica dei poteri, le comunicazioni del presidente e altri punti di interesse.
Nel frattempo però stanno andando in scena le trattative private. Dazn, Mediaset e Sky insieme alla commissione formata da cinque presidenti e dirigenti di club, oltre all’amministratore delegato della Lega Luigi De Siervo, si incontreranno a breve per mettere sul tavolino le varie proposte. Il prossimo appuntamento è fissato per giovedì 29 giugno. Le offerte arrivate fino a questo momento sono di gran lunga inferiori rispetto a quanto la Serie A aveva previsto e sperava.
Le parole del presidente Casini
Intanto, in merito alla questione diritti tv, il presidente di Lega, Lorenzo Casini, è intervenuto ai microfoni di Radio Anch’io Sport su Rai Radio. “Le offerte basse degli operatori erano fisiologiche – ha detto il numero uno della Serie A – con le trattative private capiremo se riusciremo a chiudere ad un prezzo che i club riterranno conveniente. Se non sarà così si aprirà una fase di negoziazione per un possibile canale di Lega, già previsto dal bando. Noi speriamo che le offerte siano più alte possibile, perchè la Serie A non solo finanzia tutto il calcio, ma ha anche un carico fiscale del 60% verso il Governo. È una battaglia che non riguarda solo il calcio ma riguarda tutto lo sport italiano. Troppe partite? Non credo sia un match in più di Supercoppa Italiana il problema – ha continuato – ma occorre che tutti gli operatori vadano verso una riduzione delle partite. Poi bisogna intervenire sulle regole: uno dei principali problemi è la perdita di tempo”.
Un’occasione per parlare anche di altre tematiche che riguardano lo stato del calcio italiano. Su tutte la presenza di troppi stranieri. “Per il campionato Primavera siamo riusciti a introdurre delle regole che porteranno, già dalla prossima stagione ed entro tre anni – ha detto Casini – ad avere un’ampia maggioranza di giocatori italiani. A livello nazionale, noi seguiamo le regole UEFA. Credo che sia giunto il tempo di lavorare insieme e con la Commissione Europea per rivedere le conseguenze della sentenza Bosman. Non dico si possa tornare a un massimo di tre stranieri, però mettere un limite più severo è nell’interesse di tutti” ha specificato il presidente di Lega.
Le offerte dall’Arabia Saudita
Nel frattempo è partito l’esodo verso la Saudi Pro League. I club arabi stanno gonfiando il mercato all’ennesima potenza e Casini ne è consapevole. “Offerte così importanti mostrano interesse verso giocatori, anche della Serie A, che rischiano di portare a una sorta di doping finanziario. Nel caso di club di altri continenti però solo la FIFA può intervenire con delle regole. Riguardo le possibili partenze di calciatori sono preoccupato relativamente. Si va a cicli e poi i risultati delle italiane in Europa quest’anno sono stati molto positivi. In Europa la UEFA è già intervenuta con una sorta di tetto salariale, ma probabilmente bisognerebbe introdurre un salary cap più sofisticato come quello delle leghe professionistiche americane” ha concluso il presidente della Lega Serie A.