Sconfitte o vittorie per lo sport italiano le polemiche sono sempre dietro l’angolo: dopo il celebre caso di Arianna Fontana nello short track c’è un altro caso pronto a scoppiare, questa volta nell’atletica leggera.
Il trionfo agli Europei a squadre infatti si porta dietro la polemica tra Gimbo Tamberi e il presidente federale Stefano Mei.
Polemica Tamberi-Mei, cosa è successo
Tamberi si è imposto a Cracovia confermando il suo status di fuoriclasse, saltando con la misura di 2,29 e facendo ben sperare in vista dei Mondiali.
Veramente da tanto tempo non stavo così bene e non avevo problemi fisici
Gimbo si è poi voluto togliere un sassolino dalla scarpa.
Mi sarebbe piaciuto moltissimo essere presente al Golden Gala, ma non sono nemmeno stato invitato come ospite e senza invito non mi andava onestamente di andare: credo proprio che la mia presenza non fosse gradita. Mi è dispiaciuto tantissimo non essere a Firenze, ma sono comunque venuto qui per l’Italia e per la mia squadra che merita tantissimo. Forse ora qualcuno cambierà idea. Ho dimostrato che il capitano può ancora dire la sua, anche se ha 31 anni
L’origine della discordia dovrebbe essere una questione economica: come si sa gli atleti hanno un budget per partecipare e, ad esempio Marcell Jacobs avrebbe ricevuto un’offerta di 60.000 euro e Tamberi avrebbe ricevuto la metà.
Le parole del saltatore in alto non sono piaciute a Mei, che non ha fatto attendere la sua risposta.
Tamberi è uno dei tanti nella lunga lista di quelli non inviati a gareggiare al Golden Gala e il punto è che, siccome la trattativa non è andata a buon fine, non ho nemmeno pensato di invitarlo a presenziare. Non è bello parlare di soldi, oggi (ieri, ndr). Gimbo Tamberi è un atleta mostruoso, ma fare una polemica in un momento del genere è una caduta di stile. Se un atleta non accetta di gareggiare, io penso che debba prepararsi per le altre gare, non vederle da spettatore. Oggi non era il luogo e il momento per una polemica del genere. Tamberi ha sbagliato, ha mancato di rispetto alla squadra. A molti atleti con cui la trattativa non è andata a buon fine abbiamo mandato comunque una mail di invito a vedere le gare a Firenze, a Gimbo no, lo confermo e me ne prendo la responsabilità