Bernard Arnault, il miliardario patron di una delle multinazionali più importanti nel mondo della moda, è stato respinto con il suo yacht Symphony, lungo 101 metri e del valore di 300 milioni di euro ad entrare nel porto di Napoli.

Il motivo? Come riporta la Capitaneria: il tradizionale approdo delle barche di lusso non può più accogliere scafi di queste dimensioni, per evitare che diventi troppo complesso fare manovra nelle sue acque. Infatti, da quest’anno, è entrato in vigore un nuovo regolamento che impedisce l’attracco agli scafi più grandi di 75 metri.

Bernard Arnault yacht: le polemiche

La notizia ha fatto il giro del web e non sono mancate le polemiche. Ecco cos’ha dichiarato Massimo Luise, uno degli amministratori del molo di Mergellina:

Ci sono le regole e noi le rispettiamo, ma in questo caso non si può non rilevare che le ripercussioni di questa disposizione sono notevoli. È un peccato per Napoli, che è una città speciale piena di cultura e tradizione e con un aeroporto di riferimento, non poter più accogliere ospiti del calibro di Leonardo Di Caprio, Johnny Depp, Jeff Bezos e Jennifer Lopez”.

Parole forti anche quelle di Fulvio Martusciello, coordinatore regionale di Forza Italia in Campania:

Napoli paga il mancato ammodernamento del porto, trasformato in succursale di quello di Salerno” – ha affermato.

Le ripercussioni economiche

Bernard Arnault una volta respinta la sua richiesta di ormeggiare, ha deciso di andarsene, nonostante in passato la stessa barca avesse più volte attraccato nel porto.

Il caso è stato poi commentato e discusso per via delle ripercussioni economiche dovute all’assenza di yacht come il “Simphony”. Basti pensare che il solo ormeggio in passato costava diverse migliaia di euro al giorno.

Come dichiarato da Costanzo Jannotti Pecci, presidente dell’Unione industriali di Napoli:

“I top player del business approdano a Mergellina per motivi di privacy e di security. Sulle loro imbarcazioni si svolgono meeting di decine di persone, lontani da occhi indiscreti. […] Per Napoli e la Campania il risultato diretto, in termini economici, è quantificabile in decine di milioni di investimenti”.