Il rischio guerra civile in Russia al momento è rientrato anche se l’attenzione su quanto sta avvenendo tra il gruppo Wagner e Putin è massima. Mosca prova a infondere un clima di normalità e revoca le misure messe in campo nei giorni scorsi per difendere la città dalla possibile rivolta dal capo dei mercenari russi Yevgeny Prigozhin e compagni.
“Stiamo revocando tutte le restrizioni legate all’attuazione del regime di operazioni antiterrorismo”,
dichiara il sindaco della capitale russa Sergei Sobyani e ringrazia i cittadini per la calma e la comprensione.
La Polonia, intanto, potenzia i controlli e gli uomini al confine con la Bielorussia. Lo comunica il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki che spiega di aver incontrato i militari delle Forze terrestri polacche che prestano servizio lungo il muro al confine con la nazione guidata da Lukashenko.
“Gli eventi che si sono verificati in Russia l’altro ieri dimostrano l’alto grado di imprevedibilità di tutto ciò che accade in quel Paese. Non conosciamo ancora le cause reali della marcia del Gruppo Wagner, che si è fermata non lontano da Mosca a notte fonda”.
dice Morawiecki.
Intanto c’è silenzio su Yevgeny Prigozhin il capo dei mercenari russi che ha sfidato il Cremlino. Prigozhin è sparito.
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— Publio Quintilio Varo (@silupescu) June 26, 2023
Questi sono gli ultimi fotogrammi in cui compare Prigozhin. Rostov, smobilitazione. Un "giornalista americano" (è tutto così surreale) si avvicina indisturbato al finestrino e chiede in un russo maccheronico:
"Qual è il risultato di oggi?"
"Il risultato? Buono ci
segue>> pic.twitter.com/lnZxP0qPt8
Prigozhin sparito, dov’è il capo delle truppe Wagner?
Quali sono le sorti di Prigozhin? Dove si trova ora? Quali sono le sue sorti? Tante domande aleggiano sul capo delle truppe Wagner che ha sfidato Putin e che grazie alla protezione di Lukashenko ha ottenuto, mediando con il Cremlino, che non venga perseguito. Si trova in Bielorussia? L’ultimo video mostra Prigozhin che abbandona il quartier generale del distretto militare a Rostov sul Don per andare in Bielorussia. Poi il silenzio. Su di lui e su coloro che lo hanno seguito fino alle porte di Mosca non dovrebbero esserci azioni penali.
Il condizionale è doveroso perché i dubbi restano.
L’agenzia di stampa RIA Novosti, che riporta una fonte dell’ufficio del procuratore generale della Federazione russa, afferma:
“Il procedimento penale contro Prigozhin non è stato chiuso“.
Dunque non è chiuso il procedimento penale con l’accusa di ribellione armata e Prigozhin resta indagato dal dipartimento investigativo dell’Fsb russo. Lo scrive il quotidiano russo Kommersant.
Nel quartier generale della Wagner, a San Pietroburgo, sono stati trovate e sequestrate scatole piene di soldi: 44 milioni di euro.