Questa mattina un uomo è stato colpo da un malore mentre stava attraversando un sentiero in montagna, il 736, insieme ad una gita organizzata dal Cai di Trieste. E’ stato dato subito il segnale ai soccorsi che sono intervenuti immediatamente sul posto e lo hanno messo in salvo. Infatti, l’uomo è stato trasportato in elisoccorso in ospedale ed ora è sotto controllo. Sono in corso le indagini per capire le cause dell’accaduto.

Trieste, un uomo colto da un malore durante un’escursione in montagna sul sentiero736

Il 25 giugno 2023, poco prima delle 11, dopoché un uomo ha avuto un malore lungo il sentiero736 in montagna è stata attivata la stazione di Udine-Gemona del Soccorso Alpino con quattro tecnici dalla Sores. Il diretto interessato era un escursionista che stava partecipando ad una gita organizzata dal Cai di Trieste.

Salvo grazie all’elisoccorso

L’uomo ha 81 anni ed è stato salvato grazie all’elisoccorso regionale che è stato attivato grazie alla stazione di Udine-Gemona del Soccorso Alpino. Sul posto sono intervenuti i soccorsi del 118 al completo. La persona interessata è stata inizialmente stabilizzata, messo in barella e poi assistita a bordo del mezzo dato che l’elicottero non riusciva ad atterrare poiché erano presenti troppi alberi nelle vicinanze.

Altri incidenti avvenuti in montagna negli ultimi mesi

Il 23 giugno 2023, a Napoli si è verificato un incidente in montagna ad Agerola dove un ragazzo di 12 anni è morto sui monti Lattari a causa di una caduta. Inizialmente, i genitori e il nonno hanno tentato di soccorrere il bambino e subito sono intervenuti sul posto gli operatori della Misericordia di Agerola. La vittima è stata trasportata urgentemente in ospedale ma nonostante l’arrivo del personale sia stato tempestivo, non vi è stato nulla da fare. La botta alla nuca è stata fatale.

Il 28 Aprile, in zona Sant’Ulderico nei pressi dell’Alpe Giumello, in provincia di Lecco, una donna ha perso la vita dopo essere caduta lungo un canale e secondo quanto riferito dalle indagini, il marito vicino non sarebbe riuscito a metterla in salvo. La vittima sarebbe scivolata mentre stava passeggiando lungo il percorso dell’anello del monte di Muggio.

A fine maggio, sulle pendici del Gran Sasso, due alpinisti in cordata sono precipitati e morti sul colpo. Le squadre di soccorritori del Soccorso Alpino (Cnsas) hanno recuperato i corpi per trasportarli al campo base di Prati di Tivo, sul lato teramano della montagna.

Sempre sul Gran Sasso e nello stesso mese, un escursionista originario dell’Umbria è morto dopo essere caduta dal canale Bissolati. L’uomo stava facendo un’escursione e aveva portato con sé i propri scii. Era arrivato al punto più alto del Corno Grande quando è caduto per tentare di scendere. Hanno visto la scena altri sciatori che hanno chiamato subito i soccorsi. L’episodio è avvenuto a oltre 2400 metri di altezza. I soccorsi sono giunti immediatamente sul posto ma per il giovane non vi è stato nulla da fare. I carabinieri di Pietracamela hanno lavorato per ricostruire le dinamiche dell’incidente.

Lo scorso marzo, invece, un uomo è precipitato da oltre 10 metri nell’alta Valcamonica, in Val d’Alvio, mentre era intento a scalare la cascata di ghiaccio della Madonnina. Il ragazzo è morto sul colpo, inutili sono stati i soccorsi.

Incidenti in montagna sempre più frequenti

Non si fermano gli incidenti in montagna, che si tratti di malore o cadute. Lo scorso anno il Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico ha registrato un numero ancora più ampio di persone rimaste ferite o morte nel corso di escursioni in montagna. I decessi sono aumentati del +13,5% rispetto al 2021 con circa 504 vittime. I feriti e le operazioni di soccorso sono cresciuti arrivando a 10.367. Gli escursionisti soccorsi sono state più di 10mila e quelli feriti quasi 6mila.