Stefano Domenicali è tornato a parlare del futuro del calendario della Formula 1, con le idee ben chiare e salde: 24 gare, il massimo definito dal Patto della Concordia, che deve rimanere invariato nonostante le continue proposte di nuove gare.
Ma, nel rispetto di ogni domanda di partecipazione, Domenicali ha dichiarato che è possibile una presenza “part-time” per nuovi GP: considerando che molte richieste -molto ricche- arrivano al di fuori del Vecchio Continente, Domenicali vorrebbe alternare alcuni appuntamenti in Europa, rispettando criteri geografici come la non presenza nello stesso campionato di due GP nello stesso Paese (come in Italia e in Spagna).
Penso che avere sia Madrid che Barcellona non sia possibile. Abbiamo avuto due gare spagnole fino al 2012 (Valencia e Montmeló, nda) ma all’epoca il business non era così grande. Oggi abbiamo un calendario mondiale, meno incentrato sul Vecchio Continente. In Europa mi aspetto di vedere gare in cui si possa applicare il principio della rotazione, ma non due eventi in un paese nello stesso anno.
Domenicali: “Non so ancora quali saranno le rotazioni”
Non so ancora quali gare saranno sottoposte alla rotazione. Ci sono già dei colloqui con alcuni circuiti e questo è un aspetto che nei prossimi due anni chiariremo formalmente
Il presidente del Circus ha così concluso, anche se pare evidente che a saltare o entrare in rotazione ci potrebbero essere Montecarlo, Imola, Monza (in scadenza nel 2025), Silverstone (in scadenza l’anno prossimo) e Montmelò (in scadenza nel 2026).
Più solida la posizione di SPA, che già da tempo sta rinnovando e che ha anche l’apprezzamento di molti piloti. Anche Monza sta lavorando a miglioramenti ma che come detto è più in dubbio del circuito belga: molto dipenderà dalla prossima edizione che dovrà convincere la Formula 1, altrimenti il rischio è quella di vedere il GP in Lombardia ad anni alterni.