Lo spettro della guerra civile in Russia si fa più concreto, dopo la rivolta della brigata Wagner guidata da Yevgeny Prigozhin, che ha preso il controllo della città strategica di Rostov.
Guerra civile in Russia, Tajani: “Seguiamo la situazione, ma non interferiremo”
Il Ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani, intervenendo allo speciale Tg2, ha spiegato che il governo segue con attenzione la situazione, sottolineando però che si tratta di una questione interna alla Russia che non riguarda l’Italia:
“Il governo segue l’evoluzione della situazione. Oggi il premier Meloni ha voluto riunire i ministri e i sottosegretari per fare il punto della situazione. Io ho partecipato anche ad una riunione del G7. La questione russa riguarda ovviamente la situazione interna di quel Paese, non tocca a noi intervenire e interferire.
Noi stiamo soltanto valutando la situazione, ci preoccupiamo di quanto accade in Ucraina dal punto di vista militare. Noi sosteniamo l’indipendenza di quel Paese. Wagner è una sorta di legione straniera all’interno dell’esercito russo, ci sono stati dei contrati e questo porterà ad un indebolimento delle forze armate russe in Ucraina. Lunedì si riuniranno i ministri degli esteri europei in Lussemburgo, come primo punto all’ordine del giorno si parlerà proprio della situazione in Russia.
Noi siamo uniti nel sostenere l’Ucraina, ma per quanto riguarda la situazione interna della Russia non tocca a noi interferire. Stiamo valutando l’evoluzione della situazione nei Paesi in cui c’è una presenza della Wagner. I riflettori sono accesi, lavoriamo 24 ore su 24, il governo è attento e sta seguendo l’evolversi della situazione”.
Unità di crisi per gli italiani in Russia
Tajani ha poi parlato dei 5600 italiani in Russia, per cui La Farnesina ha attivato un’unità di crisi:
“Seguiamo la situazione degli italiani che vivono in Russia, sono stati tutti contattati dalla nostra Unità di crisi, che li ha invitati a limitare il più possibile gli spostamenti”.
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