E’ morto il piccolo Mirko, il bimbo malato di tumore che, alcune settimane fa, aveva esaudito il suo ultimo desiderio: incontrare i supereroi dei fumetti. Al suo appello, lanciato dal Regina Margherita di Torino, avevano risposto sia una Onlus che tanti privati cittadini, organizzando per lui una vera e propria festa. Il piccolo, di appena 7 anni, la sera del 23 giugno è tornato “a giocare libero e senza sofferenza“, come ha dichiarato il papà Alessio.
Morto il bimbo malato di 7 anni che amava i supereroi: era affetto dal sarcoma di Ewing
Mirko, affetto dal sarcoma di Ewing, era ricoverato all’ospedale infantile Regina Margherita di Torino. Ed è proprio dalla sua camera che aveva vissuto un momento indimenticabile: avere intorno a sé i tanto amati supereroi dei fumetti. Lo scorso 2 giugno il piazzale dell’ospedale si era riempito di tanti Batman, SuperMario e Spiderman. Alcuni dipendenti di una ditta di edilizia acrobatica si erano travestiti da supereroi della Marvel e si erano calati dall’edificio, per salutare il piccolo dalla finestra.
All’appuntamento si erano presentate molte più persone di quelle attese: il tutto era stato organizzato in appena 48 ore. Mirko aveva ricevuto anche regali e messaggi di sostegno.
Il messaggio del papà: “Di nuovo libero di fare il bambino”
Mirko ha smesso di soffrire il 23 giugno. Come ha raccontato il padre Alessio in una nota, ha esalato il suo ultimo respiro alle 22:45. Commoventi le parole dedicate al figlio prematuramente scomparso:
Ha lottato un anno, andando oltre a molte prospettive e non perdendo mai il sorriso. Quel sorriso che nei suoi ultimi respiri non è svanito. Ci voleva un miracolo, ma il miracolo è stato quello di potergli fare vivere una “vita” pseudo normale.
Dopo i ringraziamenti al reparto di oncologia dell’ospedale infantile Regina Margherita di Torino, il papà ha inoltre aggiunto che quest’anno particolarmente difficile
ha insegnato a molte persone cosa voglia dire lottare e sorridere, apprezzare le piccole cose e tutto ciò lo ha fatto un supereroe di soli 7 anni, SUPER M. Come detto l’unico sollievo è che ora sappiamo che è di nuovo libero di giocare e fare il bambino come deve essere.
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