Come sapere se si ha diritto ai buoni spesa del 2023 della Carta risparmio alimentare, la card che consente di acquistare beni di prima necessità grazie a un credito contenuto all’interno? Martedì 27 giugno scade il termine per i Comuni di compilare gli elenchi di nominativi dei possibili beneficiari della Carta risparmio alimentare, un badge che funziona in maniera analoga a quello del Reddito di cittadinanza e che consente, grazie al credito già contenuto all’interno di oltre 380 euro, di effettuare acquisti per generi di prima necessità. Tuttavia, non sono pochi i cittadini ignari delle modalità di fruizione del sostegno al reddito o che, addirittura, non siano al corrente di essere destinatari di questa misura che potrà essere ritirata entro la metà del prossimo mese di settembre prima di perderne il diritto.
Carta risparmio alimentare, ecco come sapere se si ha diritto ai buoni spesa 2023
Saranno presentate dai Comuni martedì prossimo, 27 giugno, le due liste dei nominativi dei soggetti che riceveranno la Carta risparmio alimentare 2023, tessera che permette di ottenere dei buoni spesa per acquistare i beni di prima necessità. I due elenchi serviranno a individuare proprio i soggetti beneficiari della Card alimentare, mediante una suddivisione dei soggetti “selezionati”e dei soggetti “selezionabili”. I primi già avranno la certezza di ricevere la Carta alimentare. I secondi, invece, entreranno nel primo elenco dei sicuri nel caso in cui residuino delle risorse per altri nominativi. Saranno, pertanto, gli stessi Comuni a individuare i soggetti che beneficeranno della Carta alimentare 2023.
A tal proposito, è necessario ricordare che i soggetti beneficiari della Carta risparmio alimentare riceveranno la comunicazione di essere stati selezionati per ricevere i buoni alimentari direttamente dal proprio Comune di appartenenza. Nel momento in cui si riceva comunicazione, è necessario pertanto adempiere ad alcune formalità amministrative per prendere possesso della carta.
Carta risparmio alimentare 2023, chi ha diritto a ricevere la card di Poste Italiane?
Chi riceve comunicazione dal proprio comune di residenza di essere stato individuato per beneficiare della Carta risparmio alimentare di quest’anno, dovrà presentarsi per ritirare il badge presso gli uffici postali. Tali uffici sono indicati nell’elenco allegato al decreto, oppure si possono individuare dalla pagina internet delle Poste Italiane o, comodamente, dall’applicazione. Via web è necessario andare nella sezione “Cerca ufficio postale e prenota”. Nel momento in cui ci si presenti all’ufficio postale per il ritiro, è necessario portare con sé la comunicazione ricevuta dal proprio Comune di residenza. Dentro la documentazione è presente, infatti, l’abbinamento del codice fiscale del soggetto individuato per ottenere la Carta alimentare con il codice stesso del badge.
La carta che consegna l’ufficio postale è già attiva e con il credito previsto per la famiglia beneficiaria di oltre 380 euro. L’importo si potrà spendere per l’acquisto di generi alimentari nei negozi ed esercizi convenzionati. Tali attività hanno stabilito una convenzione con il ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste che contiene, al suo interno, anche l’accordo di mantenere dei costi contenuti sui generi alimentari di prima necessità. È altresì previsto un piano di sconti per i possessori della Carta alimentari 2023.
Perché i Comuni scelgono i beneficiari senza che vi sia una domanda
Nel frattempo, i Comuni stanno mettendo a punto tutte le procedure per l’individuazione dei soggetti beneficiari della Carta risparmio alimentare. A loro disposizione c’è una piattaforma messa a disposizione dall’Istituto previdenziale, chiamata “Inps e i Comuni“, all’interno della quale si trovano le sezioni dedicate dei “Servizi al cittadino” e “Servizi”, fino ad arrivare alla parte del sito di interesse che è “Carta solidale acquisiti”. Questa sezione non è accessibile a chi pensi di aver diritto alla Carta, ma solo agli addetti del Comune che dovranno decidere quali sono i soggetti beneficiari.
I dati dei soggetti beneficiari derivano, essenzialmente, dalle domande di Documento sostitutivo unico (Dsu) presentate per le misure di sostegno al reddito (come Reddito di cittadinanza, assegno unico per i figli, e così via). Da questa documentazione deriva, quindi, la platea dei possibili beneficiari ai quali non resta che attendere la comunicazione del Comune, senza dover presentare alcuna domanda.
buongiorno posso avere la carta risparmia spesa 2023
ho una persona disabile in casa