Il Decreto PA bis, pubblicato in Gazzetta Ufficiale e in vigore dal 23 giugno 2023, tra le numerose misure e novità sui concorsi pubblici, prevede nuove assunzioni nei Ministeri e nella Pubblica Amministrazione.

Si preannuncia un periodo denso di attività nel mondo del lavoro e delle istituzioni. Il testo è ricco di misure riguardanti l’organizzazione della pubblica amministrazione, la scuola, i concorsi pubblici e, soprattutto, sulla riforma del reclutamento.

Soffermiamoci, in modo particolare, sulle nuove assunzioni nei Ministeri e nella PA.

Decreto PA bis pubblicato in GU: in arrivo nuove assunzioni

Il Decreto PA bis, il DPCM dell’11 maggio 2023, è stato approvato dal Consiglio dei Ministri, il 15 giugno 2023, ed è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 144, il 22 giugno 2023. Un decreto molto corposo che contiene al suo interno diversi provvedimenti in tema di concorsi pubblici, riforma del reclutamento e che ha dato il via ad avviare nuovi concorsi per l’assunzione di personale a tempo determinato. Pertanto, si prospetta un periodo molto caldo, in quanto è previsto un totale di 19.972 posti in diverse amministrazioni.

Come avverranno le selezioni? Verranno indetti nuovi concorsi pubblici sia per i diplomati che per i laureati. Ma sono previste anche altre procedure come la mobilità, le progressioni e gli scorrimenti delle graduatorie.

Una parte importante dei posti per le assunzioni nella Pubblica Amministrazione è riservata agli inserimenti rimanenti della programmazione dello stesso anno. Tutto il resto, una fetta molto grande dei posti, è riservata, invece, alla programmazione per il 2023 e anche per il 2024.
Dato l’alto numero di assunzioni, nei mesi prossimi si attende la pubblicazione di molti bandi di concorso.

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Quali sono le nuove modalità di reclutamento

Una buona parte dei posti approvati dal Decreto PA bis devono essere ricoperti tramite i concorsi pubblici che saranno banditi, presumibilmente, nei mesi a venire.

Come saranno organizzate le procedure concorsuali? Quasi sicuramente, le prossime procedure concorsuali si rifaranno alle novità contenute nel Decreto PA bis.

Naturalmente, l’avvio delle selezioni e le assunzioni dipendono dall’esistenza dei posti mancanti, salvo deroghe previste dalla legge. Come abbiamo detto, i Ministeri si possono servire delle graduatorie derivate da concorsi già espletati, ma anche avviando procedure di mobilità e progressioni del personale.

Dove saranno pubblicati i bandi dei concorsi? La pubblicazione verrà effettuata sui siti web dei ministeri interessati e sulla piattaforma inPA.
Un’altra novità riguarda la territorialità dei concorsi unici, i quali potranno essere banditi su base territoriale. I partecipanti possono optare a concorrere solo per una singola regione. Più nello specifico, i concorsi organizzati su base territoriali devono rispettare i seguenti divieti:

  • Presentazione di una domanda di partecipazione per più di un profilo professionale;
  • Più domande per distinti ambiti territoriali.

Solo e unicamente in mancanza di candidati idonei, sarà possibile slittare da un territorio all’altro (tra regioni confinanti).

Vengono ridotte, inoltre, le tempistiche delle selezioni. Una novità molto importante per i candidati idonei alla selezione. Pertanto, saranno considerati idonei i candidati posizionati, nella graduatoria finale, entro il 20% dei posti posteriori all’ultimo di quelli banditi. Inoltre, in caso di rinuncia all’assunzione oppure in caso di dimissioni del lavoratore entro un semestre dall’assunzione, la Pubblica Amministrazione potrà servirsi dello scorrimento della graduatoria.

Sono solo alcune delle regole che rientrano nella revisione generale del meccanismo dei concorsi pubblici, utili a ridurre i tempi di attesa tra la pubblicazione del bando di concorso e l’assunzione dei candidati risultati idonei.

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