La Sprint Race di Assen ha mandato in scena il primo duello tra Pecco Bagnaia e Marco Bezzecchi. Ad avere la meglio è stato il giovane pilota del team Mooney VR46 mentre per il campione del mondo in carica è arrivato un secondo posto che comunque dà buone speranze per la gara di domani.

Nonostante tutto, il parere di Pecco resta un po’ amaro perché se da un lato è vero che il Bez ha guidato in maniera eccellente, dall’altro lato per il Ducatista iniziano ad essere tante le volte in cui chiude alle spalle di un collega. Al netto di questa piccola nota dolente, è lo stesso Bagnaia a riconoscere di aver avuto davanti un Bezzecchi in strepitosa forma,

Bezzecchi sta guidando benissimo, è stato il più forte, un po’ come lo era Martin al Sachsenring. Negli ultimi due giri ho provato a rifarmi sotto, ero a due decimi, ma non avevo la fiducia necessaria per annullare totalmente il gap. Le nostre moto si incrociano abbastanza: la mia è meglio in certe zone, la sua in altre, quindi è piuttosto complicato, ma è riuscito a sfruttare al meglio il suo potenziale e ha fatto paura.

Quanto ai dettagli tecnici sulla moto, invece, Bagnaia ha raccontato:

Sto soffrendo a far girare la moto nello stretto, e quindi mi ero allargato un po’ alla curva-4. Lui è riuscito a incrociare in quel punto e ad avere più trazione: probabilmente ho visto un po’ di accelerazione in più e quindi ho pensato di buttarmi dentro, ma non sarebbe stata un’idea molto saggia, quindi mi sono tirato indietro. Io più di così non potevo far.

GP Assen, Bagnaia si accontenta dopo il secondo posto nella Sprint Race

Al di là di tutto per Bagnaia ci sarà ancora tempo per indirizzare al meglio il weekend olandese, visto che la gara di domani si preannuncia davvero combattutissima. Tornando alla Sprint di oggi, l’amarezza resta tanta anche se paragonata ai precedenti di Pecco che più di una volta si è visto beffare da un rivale.

È proprio questo il contenuto della seconda parte della sua intervista, dove emerge il dispiacere per non aver ottenuto la vittoria nella Sprint di una delle sue gare preferite:

È già la terza volta che arrivo secondo. Però va bene avere anche questa costanza, dopo qualche caduta. È dall’inizio dell’anno che stiamo cercando di trovare un equilibrio perché la moto dell’anno scorso girava tanto, ma tendeva a muoversi un po’, mentre la nuova nel veloce è molto stabile. Di conseguenza trovare la quadra per girare nello stretto può rivelarsi un arma a doppio taglio, a volte ci arriviamo prima e a volte dopo