Sbloccato il bonus contributivo sulle assunzioni di donne svantaggiate dal punto di vista lavorativo e sociale, con allargamento di sconti e incentivi alla seconda parte del 2022 e per tutto il 2023. Le indicazioni sono state formulate dall’Inps che prevede uno sgravio annuo a favore dei datori di lavoro e delle imprese per le assunzioni di lavoratrici in specifiche condizioni economiche e sociali pari a 8.000 euro. Il relativo provvedimento aveva ottenuto il via libera della Commissione europea lo scorso 19 giugno con la decisione C-2023 4063 (final), recepito dall’Inps con la circolare di ieri, 23 giugno, numero 58.
La comunicazione dell’Istituto previdenziale fissa le condizioni affinché i datori di lavoro possano beneficiare degli incentivi per le assunzioni delle donne anche per tutto il 2023. Le condizioni di svantaggio del lavoro femminile sono fissate dalla legge 92 del 2012 e prorogate dalle legge di Bilancio di quest’anno.
Bonus contributivo assunzioni donne sbloccato, ecco a chi vanno sconti e incentivi
Confermate e sbloccate le condizioni affinché si possa beneficiare del bonus contributivo per le assunzioni di donne svantaggiate dal punto di vista lavorativo e sociale. L’Inps è intervenuto nella giornata di ieri, 23 giugno, con la circolare 58 per recepire quanto la Commissione europea aveva già approvato nei giorni scorsi circa l’allargamento della misura che favorisce le assunzioni di donne. Gli sconti contributivi risalgono alla legge di Bilancio 2021 che fissava in 6.000 euro l’importo dell’incentivo spettante ai datori di lavoro per le assunzioni di lavoratrici nel periodo di riferimento del biennio 2021-2022. Tuttavia, le precedenti pronunce della Commissione europea avevano già allargato il campo di applicazione dei bonus contributivi, arrivando a coprire anche il secondo semestre del 2022 e tutto il 2023, con un incentivo che può raggiungere gli 8.000 euro all’anno.
Per effetto dei nuovi via libera della Commissione europea, per l’anno e mezzo a partire dal 1° luglio 2022 fino al 31 dicembre 2023, l’Inps dispone che tutti i datori di lavoro del settore privato possano richiedere i bonus contributivi. Sono compresi tra i fruitori delle agevolazioni, ai fini delle assunzioni di donne, anche gli imprenditori agricoli, mentre ne risultano escluse le aziende operanti nel settore finanziario e le assunzioni e stabilizzazione dei lavoratori domestici (colf, badanti e baby sitter).
Bonus contributivo, quali assunzioni di lavoratrici sono ammesse?
In virtù di quanto spiega l’Inps nella comunicazione di ieri, i datori di lavoro per ottenere i bonus contributivi devono mirare alle assunzioni di donne:
- di almeno 50 anni di età;
- in condizione di disoccupazione da non meno di un anno;
- di qualsiasi età se residenti in una delle regioni italiane beneficiarie di risorse strutturali per eliminare le disparità economiche e sociali, purché non occupate da almeno 6 mesi;
- che svolgano professioni o in settori dove viga un’accentuata disparità occupazionale di genere. Anche in questo caso, i datori di lavoro beneficiano dei bonus contributivi sulle assunzioni di donne, a prescindere dall’età delle candidate, purché disoccupata da almeno 6 mesi;
- di qualsiasi età e residenti in qualunque regione, purché l’assunzione sia mirata a donne disoccupate da almeno due anni.
Come presentare domanda Inps per gli incentivi sulle assunzioni
Il bonus contributivo va a vantaggio sia delle assunzioni a tempo determinato (incentivo di 12 mesi) o indeterminato (sconto contributivo di 18 mesi), sia per le stabilizzazioni (18 mesi) di precedenti rapporti di lavoro. Lo sconto contributivo è del 100%, nei limiti di 8.000 euro all’anno: la somma deve essere riproporzionata nel caso di assunzione nella modalità part time. Per la presentazione delle domande, le imprese e i datori di lavoro devono inoltrare comunicazione all’Inps con le informazioni necessarie a beneficare dello sconto contributivo. A tal proposito, è necessario utilizzare il modello 92-2012, reperibile nel Cassetto previdenziale al quale si accede mediante autenticazione dal portale Inps.