L’Olimpia Milano ha vinto il trentesimo scudetto della propria storia. La formazione milanese si è confermata regina del basket italiano per il secondo anno consecutivo.

Basket, scudetto storico per l’Olimpia Milano: è il trentesimo

L’Olimpia Milano ha vinto il trentesimo scudetto della propria storia. La formazione milanese si è confermata regina del basket italiano per il secondo anno consecutivo. I campioni d’Italia in carica nella serata di ieri hanno concluso un percorso straordinario. Vincendo ancora una volta contro la Virtus Bologna, condannata definitivamente in gara 7.

Un confronto che ha visto prevalere la formazione di Ettore Messina sul punteggio di 67-55. Milano ha tratto beneficio da una grandiosa prestazione di Datome, autore di sedici punti complessivi. In doppia cifra, però, sono andati anche Billy Baron (11) e Shavon Shileds (10). L’Olimpia ha sottolineato ancora il proprio nome nella storia del basket italiano, divenendo la prima formazione a conquistare la terza stella.

Basket, l’Olimpia Milano festeggia il secondo Scudetto consecutivo

Milano è arrivata ai play-off da prima della classe, con ventitré vittorie conquistate in trenta gare assolute. Ai quarti di finale ha subito eliminato Pesaro, battendo Sassari in tre match al penultimo atto. E la sfida infinita con la Virtus è arrivata fino agli sgoccioli, all’ultimo match che ha consegnato il tricolore ai milanesi. Un confronto entusiasmante quello fra le due formazioni, che hanno viaggiato ad alta velocità per gran parte della stagione.

E uno degli artefici del successo di Milano è certamente coach Messina. L’esperto allenatore siciliano ha vinto il dodicesimo titolo nazionale della propria carriera. Dato che ha trionfato sei volte in Italia con Virtus Bologna, Treviso e appunto Milano. Messina però ha ottenuto successi chiave anche in Russa alla guida del CSKA Mosca.

E il tecnico, come riferito da Eurosport, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni al termine della sfida: “”Dobbiamo questo successo e i trenta titoli a una proprietà che ci ha sostenuto con positività e leadership anche nei momenti più bui di questa stagione. Grazie a Giorgio Armani e a Pantaleo Dell’Orco. Dobbiamo questo successo a un gruppo di giocatori che poteva essere insoddisfatto per mille motivi. Ma, alla fine, ognuno ha trovato la forza per pensare alla squadra, togliendo l’attenzione da sé stesso”.

Basket, l’Olimpia Milano guarda a nuovi successi in vista del futuro

E Messina ha proseguito, elogiando gli sforzi profusi dai propri giocatori: “I ragazzi hanno sostenuto quindici giorni di pressione estrema. E hanno dato tutto. Se non avessimo avuto quel momento di sbandamento contro la zona, avrei detto che avremmo giocato una grandissima partita. Adesso ci ritroviamo tra un paio di mesi, proveremo a vincere un altro scudetto e magari fare ancora i playoff di Eurolega”.

Ed è proprio sul palcoscenico europeo che l’Olimpia Milano vorrà sicuramente rifarsi nella prossima stagione. L’Eurolega ha deluso la compagine di Messina, arrivata soltanto al dodicesimo posto. Un risultato che sicuramente ha lasciato l’amaro in bocca dopo i quarti di finale dello scorso anno. Così come il terzo posto conquistato due anni fa contro il CSKA Mosca. L’ambizione, dunque, sarà quella di tornare a scrivere il proprio nome nel grande continente. Una squadra come Milano però vorrà certamente mantenere il proprio grande nome anche in Italia, puntando anche alla Coppa nazionale e alla Supercoppa, una competizione vinta in quattro occasioni diverse.

L’Olimpia ha ottenuto un risultato importantissimo, senza tuttavia realizzare la doppietta centrata lo scorso anno. La Coppa Italia nel corso di quest’annata è andata alla Pallacanestro Brescia, che ha battuto proprio la Virtus Bologna in finale. Si è trattato del primo successo nella Coppa Nazionale per i lombardi. Milano ha perso anche la Supercoppa, vinta per il secondo anno di fila dalla formazione emiliana. Il futuro sorride all’Olimpia Milano, che ha scritto un’altra pagina memorabile della storia del basket. E che di certo non vuole fermarsi a 30, puntando già a 31.