Presso l’Accademia dei Lincei di Roma e alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, a Uğur Şahin e Özlem Türeci, fondatori di BioNTech, è stato conferito il premio internazionale Feltrinelli 2023 per la Medicina; la coppia ha avuto l’intuizione del vaccino contro il Covid-19 e ora sta lavorando su vaccini terapeutici contro il cancro a Rna messaggero. Şahin e Türeci, intervistati da Rai News, hanno raccontato la loro ricerca e le sperimentazioni su terapie basate sull’mRNA contro il cancro, che potrebbero essere disponibili già entro il 2030 per alcuni pazienti oncologici. L’mRNA, per la coppia, è la “pietra angolare della nostra visione per l’immunoterapia antitumorale personalizzata“.
BioNTech, in corso sperimentazioni su vaccini per il trattamento del cancro
La ricerca del duo sullo studio del sistema immunitario e sullo sviluppo di modalità terapeutiche contro il cancro è iniziata ben prima della pandemia e dello sviluppo del vaccino contro il Covid-19. Şahin e Türeci, nel 2020, hanno provato applicare le loro ricerche sulle terapie contro il cancro alla realizzazione di un vaccino efficace per il SARS-CoV-2. In nove mesi, dunque, partendo da una ricerca già in corso sono riusciti a realizzare, in collaborazione con Pfizer, il primo vaccino approvato contro il coronavirus.
I vaccini su cui si sta sperimentando serviranno per il trattamento del cancro, e non per una prevenzione della malattia. Per ora sono stati già trattati centinaia di pazienti con i vaccini, tuttavia “gli studi clinici richiedono molto tempo in oncologia ed è necessario avere un certo numero di pazienti“. Al momento, la sperimentazione si trova alla seconda fase su tre degli studi clinici. Gli studi sono attualmente condotti su diversi tipi di tumore, tra cui melanoma, il cancro del colon retto e il cancro del pancreas. Queste, dunque, potrebbero essere le prime tipologie di tumore per le quali i vaccini contro il cancro potrebbero essere disponibili. Şahin e Türeci hanno illustrato il procedimento seguito nella ricerca:
Bisogna innanzitutto fare una selezione per tipologia di tumore, poi svolgere lo studio clinico con centinaia di pazienti per quella tipologia di tumore e, una volta raccolti i dati che mostrano che quel vaccino funziona rispetto allo standard di cura per quella tipologia di tumore allora si ha l’approvazione per quella tipologia di pazienti che possono ricevere il vaccino.
A differenza del vaccino contro il Covid-19, questi saranno personalizzati e mirati. Ciò significa che, una volta diagnosticato un tumore a un paziente, da questo verrà acquisito “un campione del suo tumore per individuare le caratteristiche molecolari del cancro”. Il vaccino dunque verrà realizzato a partire da specifiche cellule cancerogene e avrà una composizione differente per ogni ogni singolo paziente.
Şahin e Türeci: “Il coraggio è quello che ci dà le ali”
Per quanto concerne, invece, il premio internazionale Feltrinelli per la Medicina assegnato alla ricerca di Şahin e Türeci, la coppia si dice molto onorata e privilegiata, dal momento che si tratta di un premio italiano molto rilevante. Inoltre, dichiara la coppia che questo premio ha ricordato loro “dei primi giorni del Covid 19, quando l’Italia è stata colpita molto duramente dalla pandemia“. Questo premio fa avvertire loro la responsabilità di continuare la ricerca “sui vaccini mRNA per le malattie infettive, ad esempio per la malaria, per la tubercolosi” e di “trovare nuovi trattamenti contro il cancro”.
Richiamando la figura di Galileo Galilei, il quale avrebbe detto di “di amare troppo le stelle per aver paura della notte”, Şahin e Türeci hanno individuato le loro stelle “nel sistema immunitario e le tecnologie come l’mRNA, gli anticorpi e molti altri elementi che noi vediamo brillare nel buio“. La volontà e il desiderio dei fondatori di BioNTech è “capire tutti i meccanismi e le funzioni per essere in grado di utilizzarli per i nostri pazienti“, attraverso gli strumenti della curiosità e della creatività.