Sono passati 14 giorni dal rapimento di Kata, la bimba di 5 anni di origini peruviane che abitava con la sua famiglia presso l’ex hotel Astor, una struttura occupata situata nella zona nord di Firenze, in Toscana. I genitori, Miguel Angel Romero Chicclo e Kathrine Alvarez, hanno lanciato un appello ai presunti rapitori della piccola. Un appello disperato e preoccupato. Della bambina infatti, per il momento, non c’è ancora nessuna traccia.
Rapimento Kata, i genitori: “Lasciatela andare, lei non c’entra niente”
Era il 10 giugno scorso quando sembra essere scomparsa nel nulla la bambina. In questi giorni non si sono mai fermate le indagini e le ricerche per ritrovarla. Gli investigatori sono sempre al lavoro nella speranza di trovare nuove piste che possano portarli da Mia Kataleya Chiclio Alvarez, Kata per i suoi familiari.
Ieri sera, venerdì 23 giugno 2023, la mamma della bimba ha lanciato l’ennesimo appello per gli uomini che, secondo lei, avrebbero rapito la figlia. Lo ha fatto ai microfoni di Quarto Grado – Le Storie. Li ha invitati a mettersi una mano sul cuore e lasciarla andare. Queste le sue parole disperate:
Mettetevi una mano sul cuore e lasciatela andare, lei è troppo piccola e non c’entra nulla con qualsiasi problema.
Cos’è successo davvero alla piccola Kata?
La mamma, con la voce rotta dalle lacrime, ha ricordato quel fatidico 10 giugno, quando è tornata a casa (l’ex hotel Astor a Firenze) e non ha visto la piccola. La donna ha fatto la seguente ricostruzione a Quarto Grado – Le Storie, in onda su Rete 4:
Sono rientrata a casa come sempre e quando sono arrivata non l’ho trovata, così ho domandato a mio fratello e ho cominciato a cercarla.
La mamma della bimba di 5 anni scomparsa ha poi riferito di non aver mai avuto problemi con nessuno. Per lei comunque non ci sono dubbi: secondo la donna, la piccola Kata è stata rapita.
Io non ho avuto problemi con nessuno e se fosse così prendetevela con me, perché lei è una bambina piccola e indifesa. Chi sa parli e se ha paura di dire qualcosa può chiamare il mio avvocato o i numeri della famiglia. Fatemi sentire la voce di mia figlia per sapere che è ancora viva.
L’invito che Kathrine Alvarez, giovane donna peruviana, fa a tutti è quello parlare. Chi ha qualsiasi informazione che possa essere utile per il ritrovamento della bimba scomparsa è pregato, dalla stessa mamma della piccola, di contattare lei, le Forze dell’ordine, la sua famiglia o il suo avvocato.
L’intervista ai genitori di Kata
A parlare davanti alle telecamere di Rete 4 è stata ancora la mamma di Kata. L’intervista alla donna è continuata con il ricordo di alcuni teneri aneddoti che hanno visto come protagonista Mia Kataleya Chiclio Alvarez. Lei è stata descritta dalla madre come una bambina molto affettuosa, dolce, carina e sempre sorridente.
A questo punto è allora intervenuto il padre Miguel Angel Romero Chicclo. Anche lui ha lanciato lo stesso appello della madre:
Vi prego, non fate del male alle nostra bimba. Mandateci un audio o un video che ci dimostri che Kata è ancora viva.
Rapimento Kata, cosa hanno ripreso le telecamere di sorveglianza?
L’indagine condotta da Quarto Grado – Le Storie è proseguita poi mostrando al pubblico le immagini inedite catturate dalla telecamera di sorveglianza di un locale nelle vicinanze dell’ex hotel occupato. Come si è notato, alle 17.20 del 10 giugno 2023 si sentono due rumori. Il primo sembra essere simile ad un urlo. Il secondo alla chiusura di uno sportello.
Non si sa, al momento, se questi due rumori siano riconducibili al rapimento di Kata. Gli investigatori stanno procedendo con accurate indagini e analisi. Nei prossimi giorni si spera possano arrivare informazioni più precise e dettagliate. Per il momento comunque l’ipotesi più probabile è che la bimba peruviana di 5 anni sia stata rapita a scopo di estorsione.