Interviene sul tema di questi giorni, quello delle famiglie omogenitoriali, Emma Bonino, fondatrice di +Europa. Famiglie arcobaleno composte da due mamme o da due papà, diverse quindi da quelle “tradizionali” di cui tanto parlano sia il Governo italiano che i vari politici di centrodestra. Secondo Bonino, da parte di questi ultimi ci sarebbe la volontà di discriminare le coppie composte da persone dello stesso sesso, così come i loro figli.

Famiglie omogenitoriali, Bonino: “Volontà di discriminazione da parte del Governo”

Emma Bonino oggi, sabato 24 giugno 2023, parla ai microfoni del giornale La Stampa. La politica commenta, nello specifico, la decisione presa dalla Procura di Padova nei giorni scorsi di impugnare 33 certificati di nascita di figli di coppie arcobaleno. Secondo la fondatrice di +Europa, il Governo attualmente guidato dalla premier e leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni passerebbe sopra i bambini e le loro famiglie.

Queste le sue parole a proposito di quanto è accaduto a Padova:

Non trentatré pezzi di carta ma trentatré bambini, esseri umani. Ecco cosa produce l’omofobia di Stato. Questo governo e il ministro Piantedosi passano sopra i corpi e i sentimenti dei bambini e delle loro famiglie per imporre un unico modello di famiglia. Come si fa ancora a sostenere che non c’è la volontà di discriminare questi bambini?

A preoccupare Emma Bonino non è solo il clima che c’è nel nostro Paese nei confronti delle famiglie omogenitoriali. Secondo la politica il Governo, con le sue decisioni, le sue legge, le sue iniziative, starebbe perseguitando le coppie Lgbtq e i loro figli. Infatti commenta:

Non è solo un clima, ma una persecuzione contro le famiglie arcobaleno.

Bonino: “Una volta c’erano i figli del peccato e ora i figli del reato”

Sempre ai microfoni del giornale La Stampa, Emma Bonino interviene anche sulla possibilità di rendere un reato universale la gestazione per altri. La fondatrice di +Europa asserisce che si tratterebbe di qualcosa che va assolutamente contro la legge. Contro il codice penale e contro il diritto internazionale, per la precisione.

Quando proveranno a incriminare qualcuno è impossibile che non ci si rivolga alla Consulta. È una norma palesemente in contrasto con il codice penale e con gli obblighi di diritto internazionale. Una volta c’erano i figli del peccato e ora i figli del reato.

Un commento molto duro quello di Emma Bonino. Commento che, di fatto, ancora una volta, mette in chiara luce ciò che lei pensa a proposito delle famiglie arcobaleno, in netto contrasto con la linea adottata in questi ultimi mesi dal Governo italiano.

La politica parla infine anche della sanatoria avanzata dalla ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia Eugenia Roccella per i bambini e le bambine nate all’estero con la gestazione per altri, ma che oggi vivono in Italia. Si domanda:

Come la vorrebbe fare? Con la stepchild adoption? Ricordo che i tempi sono talmente lunghi, i processi così complicati e i costi elevati, che, se ad esempio durante il processo decisionale uno dei due genitori richiedenti dovesse morire, il processo semplicemente si interromperebbe.

Bonino non ci sta neanche sull’utilizzo della parola “sanatoria” usata in questo ambito e su questo specifico e così delicato argomento.

I bambini non possano essere paragonati ad abusi edilizi da condonare. I figli, soprattutto nelle famiglie omosessuali, non nascono mai per un errore, ma per un progetto preciso e voluto di genitorialità.

La proposta di Roccella

Eugenia Rocella ha avanzato la proposta durante la registrazione del programma La Confessione condotto da Peter Gomez. In quella occasione ha parlato di una possibile sanatoria, scatenando subito tantissime critiche e commenti negativi. Queste le sue dichiarazioni:

Bisogna distinguere chi ha fatto l’utero in affitto dalle donne che non l’hanno fatto, Già sono due situazione diverse. Comunque io penso che dovremo pensare a una sorta di sanatoria. Una volta che ci sarà la nuova legge per la perseguibilità dell’utero in affitto anche a chi lo fa all’estero, visto che in Italia è vietato – per fortuna -, sarà utile una sanatoria che offra una soluzione legale per i bambini nati fin qui.