Si moltiplicano di ora in ora i messaggi di solidarietà verso il presidente della Regione Sicilia Renato Schifani, dopo che un sospetto pacco bomba è stato rinvenuto sotto la sua abitazione.

Solidarietà a Schifani vittima di una intimidazione

Il sospetto pacco bomba sotto casa di Schifani sarebbe stato trovato la scorsa settimana mentre il presidente della Sicilia era di ritorno dal funerale di Silvio Berlusconi, ma la notizia è stata diffusa solo ieri. Tante le parole di solidarietà giunte oggi per il governatore della protagonista di questa vile intimidazione, a cominciare dall’Anci l’associazione dei comuni italiani.

“Esprimiamo la nostra piena solidarietà al presidente della Regione, Renato Schifani per il tentativo di intimidazione subìto in queste ore. Il Comitato Direttivo, il Consiglio Regionale e tutti i sindaci della Sicilia sono vicini al presidente Schifani per quello che potrebbe essere un meschino atto intimidatorio sul quale ci auguriamo sia fatta al più presto chiarezza”, hanno dichiarato Paolo Amenta e Mario Emanuele Alvano, presidente e segretario generale dell’Anci Sicilia.

Anche Antonio Tajani ha espresso la sua vicinanza a Schifani.

“Siamo certi che andrà avanti nelle sue battaglie in favore della legalità e contro la mafia”, ha scritto il ministro degli Esteri e coordinatore di FI.

Matilde Siracusano, sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento e deputata siciliana di Forza Italia ha chiesto al governatore Schifani di andare avanti con determinazione nonostante l’atto intimidatorio.

“Sincera solidarietà al presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, vittima di un grave e vile atto intimidatorio. È inaccettabile utilizzare simili metodi per tentare di condizionare e di impaurire un uomo delle istituzioni. La democrazia e il confronto sono altra cosa. Il presidente Schifani andrà avanti per la sua strada, con determinazione, forte del consenso avuto dai cittadini siciliani, e del supporto del suo partito e del centrodestra. Un abbraccio affettuoso a Renato”, ha detto Siracusano.

Nonostante il sospetto pacco bomba sotto la sua abitazione Schifani non si fermerà nella lotta alla criminalità organizzata. Ne sono certi i parlamentari azzurri Alessandro Cattaneo e Licia Ronzulli.

Pacco bomba sotto casa di Schifani: le indagini

A lanciare l’allarme sul sospetto pacco bomba sono stati gli uomini della scorta di Schifani. Il probabile ordigno era totalmente sigillato con lo scotch da imballaggio e conteneva decine di bottiglie di plastica schiacciate. Sul posto sono prontamente intervenuti gli agenti della Polizia Scientifica e gli artificieri. Gli inquirenti sono al lavoro per accertare se si trattava di un avvertimento intimidatorio al Presidente della Regione siciliana.