“So che non tutto è stato perfetto a Istanbul”, l’ammissione del presidente dell’Uefa Ceferin. I tifosi stipati per uscire dallo stadio di Istanbul a fine partita, i problemi con i mezzi di trasporto verso e all’uscita dallo stadio. Insomma a livello organizzativo la finale di Champions League dello scorso 10 giugno ha lasciato un po’ a desiderare. Durante la gara nulla da eccepire, i problemi ci sono stati prima e dopo l’incontro. E Aleksander Ceferin lo sa. Del resto la stampa inglese, “The Guardian” su tutti, non ha risparmiato le critiche verso la Uefa rea di aver tralasciato un po’ troppi particolari utili per agevolare gli spostamenti dei sostenitori di Inter e Manchester City. Così oggi, in occasione del congresso dei tifosi Europei che si è tenuto a Manchester, il presidente dell’Uefa ha ritenuto corretto non fare finta di niente e cominciare il suo discorso ai presenti ammettendo che qualche errore nell’organizzazione è stato commesso. “Non tutto è stato perfetto per i tifosi nell’organizzazione della finale di Champions League a Istanbul, in particolare per i trasporti da e per lo stadio Ataturk, l’ospitalità per i tifosi allo stadio e l’accesso all’acqua e ai bagni per tutti”, le parole del numero uno della federazione europea che ha introdotto l ‘incontro che si è tenuto oggi in Inghilterra volto proprio a tenere dei contatti tra varie tifoserie europee, con riunioni periodiche in cui si parla di eventuali problematiche rilevate durante le competizioni, o comunque qualsiasi argomento che riguardi l’organizzazione che coinvolge i sostenitori e rappresentanti dei 48 paesi aderenti all’Uefa.
Ceferin interviene al congresso europeo dei tifosi e ammette: “Per la finale di Istanbul qualcosa abbiamo sbagliato”
In questo caso si è tenuta a Manchester, città che detiene il titolo di campione europeo, la riunione durante la quale Ceferin ha puntato l’attenzione su quanto accaduto a margine della finale dello scorso 10 giugno. “Dato quello che è accaduto lo capirei se venissi accolto con freddezza da voi – ha detto il Presidente dell’Uefa aprendo la riunione e facendo capire subito quale fosse il suo spirito – Non tutto è stato perfetto per i tifosi nell’organizzazione della finale di Champions League a Istanbul, in particolare per i trasporti da e per lo stadio Ataturk, l’ospitalità per i tifosi allo stadio e l’accesso all’acqua e ai bagni per tutti“. La promessa, per i prossimi appuntamenti europei, è proprio di imparare dagli errori commessi durante la partita tra Inter e Manchester City giocata allo stadio Ataturk di Istanbul. A partire proprio dalla massima manifestazione che ora attende l’Europa, cioè la competizione continentale in programma nel 2024.
Il presidente dell’Uefa poi fa una promessa ai tifosi “Euro 2024 sarà un’esperienza unica”
“Non minimizzo i problemi incontrati da una parte dei tifosi, ma continuiamo a lavorare insieme per migliorare quello che possiamo migliorare. A Wembley e agli europei di calcio in Germania, nel 2024, offriremo un’esperienza unica ai tifosi”, la promessa del numero uno dell’Uefa. Il giorno successivo la finale di Istanbul, la stampa inglese era stata durissima nei confronti della federazione europea e anche sui sociale erano stati tantissimi i tifosi che si erano lamentati per il trattamento ricevuto dall’organizzazione. Qualcuno ha proprio parlato di un trattamento che si riserva solo ai ‘carri bestiame‘, per come erano stato fatti entrare i tifosi nei mezzi di trasporto riempiti al limite della sopportabilità. In più era stato criticato il fatto che non ci fosse abbastanza controllo, assenza di steward o poliziotti che guidassero i tifosi e regolamentassero gli accessi ai mezzi nonostante si sapesse che in quella data si sarebbe giocata una partita di tale importanza e che Istanbul avrebbe ospitato 75 mila tifosi, tra quelli dell’Inter e del City. All’uscita dallo stadio poi ore di attesa, molte persone si sono lamentate perché si sono ritrovate a tornare ai rispettivi hotel anche alle 4 di notte, dallo stadio e come capita in questi casi, la stampa inglese non le ha mandate a dire al presidente Ceferin e a tutta l’Uefa.