In Francia, nello stabilimento di Billy-Barclau di Douvrin, è stata inaugurata la prima gigafactory europea per la mobilità green; realizzata da ACC, la Joint-Venture con quote paritarie tra Stellantis, Total-Energies e Mercedes-Benz, attiva nella produzione di batterie per auto elettriche prodotte in Europa.

Lo stabilimento, che si sviluppa su una superficie di trentaquattro ettari e suddiviso in tre blocchi, nel mese di agosto del 2023 partirà con una produzione annua di 13,4 GWh di accumulatori elettrici destinati al comparto auto-motive; fino ad arrivare al 2030, quando sarà operativo a regime con circa duemila addetti, a una produzione annua stimata pari a circa 40GWh di batterie necessarie per alimentare le automobili elettriche.

Il progetto, che prevede l’apertura di ulteriori due siti produttivi rispettivamente in Germania, nella cittadina di Kaiserslautern nei pressi di uno stabilimento Opel, e in Italia nell’ex stabilimento Fiat di Termoli, attivo nella produzione di motori termici; può essere considerato come l’inizio della controffensiva europea al dominio incontrastato di Asia e Cina nello sviluppo, e nella conseguente produzione, della tecnologia riguardante gli accumulatori elettrici, necessari per alimentare le automobili elettriche.

L’obiettivo della Joint-Venture, tra i due colossi automobilistici europei e la Total-Energy, è di sviluppare la tecnologia necessaria per la produzione di celle e moduli per batterie elettriche; necessarie per equipaggiare i veicoli elettrici prodotti, sia dai due produttori europei, sia di altri produttori sia decideranno di acquistare la tecnologia.

Mobilità green, le ambizioni di ACC:

Per la prima volta, dopo molti anni di assoluta supremazia asiatica, e in particolar modo della Cina, l’Europa entra nel vivo di quello che può essere definita una svolta storica nella ristrutturazione d’intere filiere produttive per giocare un ruolo da protagonista attiva, e non solo da spettatore come troppe volte avvenuto, nel processo tanto ambizioso quanto tecnologicamente impegnativo della transizione energetica.

Anche per la mobilità, come per molti altri settori, la transizione energetica impone dei tempi molto stretti, per adattare la tecnologia a nuovi standard internazionali. Gli obiettivi fissati a livello europeo dal New Green Deal, per raggiungere la neutralità climatica entro il 2035, se opportunamente assistiti da idonei investimenti, può essere un’occasione per generare duplici effetti positivi anche nel campo della mobilità sostenibile.

Con una corretta pianificazione degli investimenti, necessari a sopportare una corretta riqualificazione d’intere filiere produttive, e con opportuni investimenti nel campo della ricerca tecnologica; si possono ottenere effetti benefici sia dal punto di vista ambientale, riducendo notevolmente le emissioni inquinanti generate dalla combustione dei combustibili fossili. Sia dal punto di vista tecnologico, permettendo le riqualificazioni d’intere filiere produttive verso settori più sostenibili.

Nella sfida alla transizione energetica, anche nel campo della mobilità, e nei vantaggi tecnologici che essa può rappresentare; ha deciso di credere ACC, la Joint Venture, con quote paritarie, tra i due colossi automobilistici europei Stellantis e Mercedes-Benz, e la società Total-Energy attiva nel settore energetico.

L’obiettivo green della gigafactory europea:

L’obiettivo di ACC è di sviluppare la tecnologia necessaria per produrre celle e moduli di batterie per veicoli elettrici; realizzando, oltre allo stabilimento francese, ulteriori due gigafactory rispettivamente in Germania, nei pressi della città di Kaiserslautern nella quale è presente un sito produttivo Opel. E in Italia, investendo nella riqualificazione dell’ex stabilimento Fiat di Termoli attivo nella produzione di motori termici.

I tre siti produttivi, oltre ad avere le stesse dimensioni, potranno vantare entro il 2030, quando i processi produttivi saranno a regime, una produzione annua stimata paria a 40 GWh per singolo impianto produttivo; con una capacità complessiva di 120 GWh l’anno di accumulatori per veicoli elettrici prodotti dai tre siti produttivi europei della Joint Venture.

Dalle prime stime, ma ancora non pienamente attendibili, poiché molto dipenderà dai futuri progressi tecnologici nel campo dei materiali adottati nella filiera produttiva degli accumulatori, dalla potenza dei singoli veicoli e dall’efficienza dei motori elettrici che equipaggeranno i futuri veicoli elettrici; i tre stabilimenti europei, saranno in grado di produrre le quantità di accumulatori elettrici sufficienti per equipaggiare un numero di veicoli elettrici stimato tra gli ottocentomila, e un milione di automobili elettriche l’anno.

ACC, gli investimenti della gigafactory nella mobilità green:

Nel progetto avviato dalla Joint Venture tra le due case automobilistiche europee, Stellantis e Mercedes-Benz, e la Total-Energy; gli investimenti messi in campo, per la realizzazione delle tre gigafactory europee con sede in Francia, Germania e Italia, sono pari a 7,3 miliardi di euro.

Nello specifico dei 7,3 miliardi d’investimento, necessari per la realizzazione dei progetti legati alle tre gigafactory europee, le tre società, unite nella Joint Venture con quote paritarie, contribuiranno rispettivamente con un investimento paria a due miliardi di euro ciascuna; per un totale di sei miliardi di euro d’investimenti privati. Il restante 1,3 miliardi di euro saranno stanziati da fondi pubblici francesi, tedeschi e italiani.

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Transizione energetica, il dragone leader anche nella mobilità green:

La Cina con un tessuto produttivo caratterizzato da bassi costi di manodopera, rispetto ai diretti competitor occidentali, e con una grande abbondanza di terre rare necessarie alla produzione di numerosi dispositivi tecnologici indispensabili per la transizione energetica; si conferma essere un leader mondiale nella ricerca, e nella conseguente produzione, anche nel settore degli accumulatori per equipaggiare i veicoli elettrici.

Con una produzione annua stimata tra i sei e i sette milioni di veicoli elettrici, certamente il dragone ha saputo cogliere le opportunità, in termini sia di sviluppo tecnologico e sia industriale, imposte dalla transizione energetica anche nel campo della mobilità green.

Pechino, con un’ampia disponibilità, su base mondiale, di terre rare necessarie in svariati processi produttivi, tra cui la produzione di accumulatori per veicoli elettrici; è stato in grado di applicare politiche di sviluppo economico e industriale tali da rendere le opportunità legate alla transizione energetica, anche nel campo della mobilità, un’occasione per imporre, a livello mondiale, la propria supremazia fornendo in questo periodo circa l’ottanta per cento degli accumulatori per veicoli elettrici.

Per l’Europa, il piano di sviluppo tecnologico messo in campo dalla Joint Venture ACC, sarà un’opportunità che offre a Bruxelles un duplice vantaggio; sia tecnologico, essendo in grado di sviluppare, a livello europeo, la tecnologia in grado di produrre accumulatori elettrici e di riqualificare intere filiere produttive per non essere vincolata all’attuale monopolio asiatico. Sia strategico, rendendo indispensabile per l’Europa un piano di diversificazione, tale da non essere vincolata all’export di Pechino, degli approvvigionamenti delle materie prime, necessarie ai processi produttivi degli accumulatori elettrici.

Gianni Truini