Elly Schlein riunisce le opposizioni allo scopo di fare quadrato e fronteggiare la maggioranza con maggior cognizione di causa. La segretaria del Partito Democratico ha parlato ai microfoni del quotidiano “Domani” del futuro delle minoranze, sul quale “servono sinergie” per “non sembrare un’Armata Brancaleone”.
Dopo la sconfitta subita a settembre 2022, e dopo quelle delle regionali e ai ballottaggi delle comunali, io sento questa responsabilità. Spero che la sentano anche gli altri. Servono sinergie.
La segretaria dem fa riferimento soprattutto al tema della “difesa della sanità pubblica“: sotto la lente d’ingrandimento un governo che “non mette le risorse sufficienti neanche per combattere l’inflazione” e che “sceglie di tagliare i servizi alle persone, di lasciare ancora più in ginocchio chi non può permettersi la sanità privata”.
Su questo terreno sono convinta che si può lavorare con le altre forze d’opposizione.
Pd, Schlein chiama le opposizioni: “Se domani Calenda mi chiamasse ad una manifestazione ci andrei”
L’ex vicepresidente dell’Emilia-Romagna si focalizza su altre questioni calde: a cominciare da quella sul lavoro a termine, sul quale “il Pd oggi ha una piattaforma chiara”.
Urge limitare il lavoro a termine, il governo Meloni va nella direzione opposta. Serve una legge sulla rappresentanza che spazzi via i contratti pirata. Serve il salario minimo, perché sotto una certa soglia si chiama sfruttamento. Anche sull’attuazione del Pnrr ci può essere un forte convergenza, sugli investimenti al Sud, in quelli nell’economia sociale e della cura.
Quello di costruire “un’alternativa alla destra“, sottolinea Schlein, è “un dovere morale verso l’Italia”, partendo “non dalle differenze ma dalle cose che abbiamo in comune”.
Persino nel suo partito, tuttavia, esistono visioni opposte: a partire da chi non ha apprezzato la sua presenza al corteo del Movimento 5 Stelle.
Le differenze ci sono, ma vogliamo lasciare che ci impediscano di stare insieme? Davanti a un governo che colpisce così duramente le fasce più deboli, è la responsabilità maggiore che abbiamo. Mi invitano in una piazza contro la precarietà? Ci sarò.
In tal senso, sottolinea, “se domani mi invitasse Calenda a una sua manifestazione ci andrei”.
Ma non cambierei idea sul sindaco di Italia, che è un’idea sbagliata. Ripeto, l’opposizione ha sfumature diverse, ma possiamo essere uniti per far scoppiare le contraddizioni enormi che ci sono in questa maggioranza.
Una chiosa sull’Ucraina, sul supporto della quale “il Pd ha sempre avuto una posizione chiara“. Ma accanto a questo, Schlein formula un invito.
Non disperdiamo l’idea di un cessate il fuoco e di una pace giusta, una forza di sinistra non può dismettere la parola pace.