Chi sale in Serie B al posto del Lecco? Questa la domanda che ricorre con insistenza nel panorma calcistico italiano nelle ultime ore. Un caso incredibile, quello che caratterizzerà la (molto probabile) mancata iscrizione dell’ultima neopromossa dai playoff di Serie C. La festa esplosa in città, esplosa dopo la vittoria sul Foggia di domenica, ha lasciato ben presto spazio alla paura per la concreta possibilità di non partecipare al prossimo campionato cadetto. Il problema emerso è sostanzialmente di tipo strutturale. Il Rigamonti-Ceppi, stadio del Lecco, non rientra nei parametri per affrontare la Serie B. Tardivi i tentativi di provare a trovare una valida alternativa. In sede di iscrizione, la società del Presidente Di Nunno aveva indicato lo stadio Euganeo di Padova come possibile location per ospitare le partite casalinghe della prossima stagione, nell’attesa di adeguare e mettere a norma il Rigamonti-Ceppi. Ma la documentazione inviata entro il 20 giugno mancherebbe del nulla osta definitivo da parte della Prefettura.
Mancata iscrizione Lecco: chi sale in Serie B?
Mancata iscrizione Lecco: chi sale in Serie B? Il regolamento mette in pole position il Brescia, retrocesso in terza serie dopo la sconfitta nei playout contro il Cosenza. La società di Cellino potrebbe essere riammessa, con molta probabilità, al campionato cadetto. Un epilogo incredibile, se si considera la forte contestazione e le scene poco edificanti nel post gara della gara di ritorno dei playout. Con il Brescia riammesso in Serie B, il Lecco potrebbe ripatrtire dalla Serie D. La mancata iscrizione al campionato cadetto, infatti, costerà alla società la non iscrizione in Serie C e il conseguenziale slittamento tra i Dilettanti. Uno scenario increbile, che penalizza una piazza che pregustava lo scontro con le nobili decadute del calcio italiano.
Sul fronte riammissioni, va considerato che anche il Perugia monitora con attenzione la situazione Reggina. Anche la doumentazione del club calabrese, per cui è in atto una trattativa di cessione delle quote di maggioranza, sembra manchevole di alcune liberatorie. Con la possibile esclusione della squadra allenata da Pippo Inzaghi, anche gli umbri brinderebbero al ritorno in B nonostante l’ultima annata terminata con la retrocessione. Nulla da fare per il Foggia, battuto ai playoff proprio dal Lecco e costretto ad un altro campionato in Serie C.
Le parole del Presidente Di Nunno sul futuro del Lecco
La probabiler mancata iscrizione del Lecco apre ad interrogativi importanti sul futuro della società. Eppure il Presidente del club Paolo Di Nunno continua a professarsi fiducioso: “Stiamo cercando di trovare la soluzione del campo. Non per i soldi, ma per il traffico e le questioni legate alla sicurezza esterna. Trasferta per le partite casalinghe? Non con Di Nunno. I lavori li faccio io e i soldi li prendo dalla Lega e dai vari sponsor”. Il numero uno della società lombarda ha poi aggiunto: “Qua sono tutti un po’ stanchi di mettere i soldi perché sono stati messi con i calabresi e non con me, ma io li ho portati in Serie B. Cercheremo un compromesso, a volte sono duri da trovare con i comuni, ma ci proveremo. L’iscrizione non è stata a rischio perché avevo già mandato 800mila euro in tempo. Per lo stadio abbiamo individuato Padova, era l’unica opzione veloce“.