Il partito Azione e il suo lider maximo Carlo Calenda hanno organizzato una conferenza stampa “600 giorni di Gualtieri” per attaccare il sindaco di Roma.

Calenda era presente con i consiglieri comunali di Azione Flavia De Gregorio, Francesco Carpano e Giuseppe Lobefaro. L’onorevole Calenda si era infatti candidato al Campidoglio, perse però le elezioni rinunciando poi al suo seggio in consiglio.

Roma è una capitale allo sbando

Questa volta come dargli torto, il bersaglio è fin troppo facile: il sindaco Gualtieri e la situazione ingestibile della capitale. Per Calenda allora viene facile elencare tutte le mancanze di questa giunta che si è insediata da 600 giorni.

“Quella di Gualtieri non è una navigazione a vista. Non naviga. Ha una concentrazione di poteri e di risorse che raramente ci sono state in questa città. Ma non c’è nessun coordinamento ad esempio sui servizi. La città non è governata e va avanti per inerzia. Un disastro sotto ogni punto di vista, dalle giravolte su termovalorizzatore e Stadio della Roma, alla gestione fallimentare di rifiuti, trasporti e verde.  

Non ci voleva certo l’onorevole Calenda per fotografare la città di Roma: è sotto gli occhi di tutti, abitanti e i turisti, la situazione di degrado in cui vive la capitale.

“Penso che la città sia fuori controllo. Gualtieri ha i poteri, ha i soldi, ma evidentemente non ha avuto la capacità e la volontà per dar vita a qualsiasi cambiamento in questa città oggi allo sbando. Sulla questione del decoro urbano non è stato fatto quasi nulla – ha detto -. Sui trasporti la situazione taxi sta diventando invivibile, servono più licenze”».

Una città in mano alle lobby

L’onorevole Calenda punta il dito soprattutto sull’incapacità del sindaco Gualtieri nel riuscire ad arginare gli interessi trasversali che governano realmente la città.

“Abbiamo sempre avuto un approccio costruttivo, ma ora basta. Da oggi vogliamo un cambio di passo. E’ chiaro come il Pd romano sia legato a ogni singola lobby che esiste in questa città e che non c’è alcuna possibilità di cambiare le cose”.