Episodio deplorevole avvenuto su una spiaggia di Chiavari, in Liguria, dove un ragazzo cieco è stato offeso da alcuni vacanzieri per la sua condizione. Il motivo? Alcune sdraio spostate per permettere al giovane di fare un bagno in mare…
Ragazzo cieco insultato e offeso in una spiaggia di Chiavari, in Liguria, la denuncia dell’Unione italiana ciechi e ipovedenti: “Una sconfitta senza appello”
Offeso e insultato perché cieco. Sembra assurdo, soprattutto se accade nel 2023, ma è la semplice cronaca di quanto ancora avviene in certe parti d’Italia, e non solo, dietro la facciata moralista e, a volte, benpensante delle giornate internazionali dei diritti delle persone disabili.
L’episodio in questione è avvenuto su una spiaggia di Chiavari domenica 18 giugno, quando Loredana, madre di Emanuele, ragazzo cieco di 33 anni, si è sentita dire che suo figlio non doveva essere in quella spiaggia, perché cieco.
La denuncia arriva dalla sezione di Chiavari dell’Unione italiana ciechi e ipovedenti, per bocca del suo presidente Nicolò Pagliettini, amico di Emanuele fin dall’infanzia e contattato da sua madre dopo l’accaduto. Pagliettini parla delle difficoltà incontrate negli anni dal ragazzo per accettare la sua condizione.
“Anni di percorsi, riabilitazioni, esperienze, tutte cancellate, in un lampo, per una frase vuota e priva di senso esclamata da una sconosciuta”.
La denuncia è partita immediatamente ma Pagliettini analizza con sconforto quanto successo, fatto che indica una grave arretratezza su questioni delicate e di primaria importanza per lo sviluppo di una società che voglia dirsi davvero civile.
“Il fatto che nel 2023 ci siano ancora persone che si sentono in diritto di decidere cosa possa fare e dove possa stare una persona con disabilità la trovo una sconfitta senza appello”.
Ragazzo cieco offeso in spiaggia a Chiavari: ecco cosa è successo
Ma cosa ha scatenato un simile episodio di ignoranza? Come sempre, fin dai tempi del nazifascismo, a colpire è la banalità di certi comportamenti crudeli.
A scatenare la reazione di un uomo e di sua moglie verso Emanuele e sua madre sarebbe stato, infatti, l’aver spostato di qualche centimetro di troppo i lettini dei due vacanzieri, per permettere al ragazzo un passaggio più agevole verso il mare.
Emanuele, infatti, voleva fare il bagno e sua madre lo stava accompagnando, quando i due sono stati raggiunti dalla coppia, che ha usato nei confronti del ragazzo parole che non meritano commento.
“Una persona che non vede, in questa spiaggia non deve venire”.
Appare evidente quanto i tentativi di creare una società realmente inclusiva e aperta alle diversità, anche con progetti e iniziative che vadano proprio in questa direzione, si scontri con una realtà sociale che, a livello culturale, appare in grave ritardo.