È allarme povertà assoluta in Italia, con il 25% delle persone a rischio. Naturalmente, alcune Regioni sono più colpite di altre, mentre altre sono riuscite a invertire il trend. Nell’arco degli ultimi otto mesi, l’Italia ha assistito a un cambiamento nel panorama politico con l’ascesa al potere di un nuovo governo di centro-destra. Nonostante sia ancora presto per tracciare un bilancio definitivo dell’impatto delle politiche governative sulla vita quotidiana dei cittadini, è possibile individuare alcune tendenze e modelli emergenti, soprattutto nell’ambito del lavoro e dell’occupazione.
Secondo le statistiche recenti dell’Istat, i dati del mercato del lavoro stanno mostrando segnali positivi, con una crescita dell’occupazione. Nel mese di maggio, la percentuale di persone attive è aumentata al 61,1%, con una diminuzione dello 0,7% di disoccupati rispetto ad aprile 2023. Tuttavia, rimangono alcune preoccupazioni riguardo al futuro del Paese.
Allarme povertà assoluta in Italia: una questione preoccupante
L’Italia sta affrontando attualmente un aumento della povertà assoluta, un problema che colpisce diverse regioni del Paese in modi diversi. Secondo uno studio recente della Caritas, la povertà assoluta è in aumento, in particolare nel Mezzogiorno, dove la percentuale di famiglie povere è aumentata dal 10% nel 2022 al 13,2% attualmente.
Al contrario, la situazione appare meno critica nel Centro Italia, con un tasso di povertà assoluta del 7,3%. Tuttavia, anche nelle regioni settentrionali si riscontra un tasso di povertà superiore a quello del Centro, sebbene si riscontrino differenze tra le regioni orientali e quelle occidentali.
Il report Istat “Condizioni di vita e reddito delle famiglie – anni 2021-2022” evidenzia come quasi il 25% della popolazione italiana sia a un preoccupante rischio di povertà o esclusione sociale. La situazione è particolarmente grave nel Mezzogiorno, dove il tasso di individui a rischio di povertà è aumentato nel 2022 rispetto al 2021.
Misure governative per affrontare la crisi
Nel contesto della crisi pandemica, il governo italiano ha implementato una serie di misure straordinarie per sostenere le famiglie e i lavoratori in difficoltà. Tra queste, bonus economici una tantum e il reddito di emergenza (Rem). Nel 2021, il 15% delle famiglie italiane ha beneficiato di almeno una di queste misure emergenziali. Molti bonus continuano ancora oggi a essere erogati, anche in correlazione alle nefaste conseguenze economiche determinate dalla pandemia (è il caso, ad esempio, del bonus genitori separati 2023).
L’approccio di Oxfam Italia nei confronti della povertà assoluta
Oxfam Italia, un’organizzazione impegnata nella lotta contro la povertà da oltre 70 anni, ha espresso la sua preoccupazione per l’aumento della povertà nel Paese. L’organizzazione ha segnalato un aumento del divario tra ricchi e poveri, sottolineando la necessità di riforme strutturali per affrontare l’ineguaglianza di reddito e la povertà. Oxfam ha suggerito una serie di misure, tra cui un’equa distribuzione delle risorse, investimenti in servizi sociali di qualità e un aumento del salario minimo.
Allarme povertà assoluta in Italia: le politiche del governo
Il nuovo governo ha introdotto alcune misure significative nel suo piano di lavoro, come il contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti, un nuovo modello che punta a incentivare l’assunzione a tempo indeterminato con un meccanismo di protezione del lavoratore che aumenta con l’anzianità di servizio.
Inoltre, ha introdotto il bonus occupazione giovani, un incentivo per le imprese che assumono giovani tra i 16 e i 29 anni, e il bonus occupazione Sud, per incentivare l’occupazione nelle regioni meridionali dell’Italia.
Nonostante gli sforzi del governo e le prime tendenze positive, permangono ancora alcuni problemi da risolvere con urgenza per l’Italia, tra cui la riduzione della disoccupazione giovanile, la lotta alla povertà e l’incremento delle disuguaglianze. Infatti, solo un forte aumento dell’occupazione, molto più degli aiuti una tantum, potrebbe risolvere un’emergenza, quella della povertà assoluta in Italia, che rischia di diventare preoccupante nei prossimi anni o perfino mesi.